La Torre di Piazza Duomo, conosciuta come Tore Civica, ha una storia molto lunga e interessante: edificata nell’XI secolo era inizialmente parte della antica cinta muraria di Tridentum, nota come parte di un forte, la “Porta Veronensis” ovvero la porta che entrava da Viale Verona naturalmente.
Il percorso nella torre, guidati dalla guida Laura Girardi, è un percorso che si compie solamente a piedi, si tratta di 12 piani di torre, di cui 8 visitabili a piedi, fino all’altezza della campana e gli ultimi no, in quanto sono sede di impianti e non sono protetti a sufficienza. Si possono però intuire le diverse collocazioni dei piani, molto bassi, perché si possono vedere dall’esterno.
La porta fu danneggiata durante il periodo delle migrazioni barbariche, rimase erta sopra la piazza del mercato, affiancata da Palazzo Pretorio e dalla Cattedrale, era sede di prigioni maschili. La sua altezza non è eccessiva, infatti per molti piani era servita da porte laterali, che si raggiungevano con delle scale di legno, anche per evitare probabilmente l’uso di spazi utili e per sopraelevare le diverse stanze.
La prigionia era sempre breve e i prigionieri non erano assistiti da un servizio di derrate alimentari, per cui certamente si trattava di reati da poco o di persone in attesa di una sentenza, che si sarebbe pronunciata nel palazzo accanto.
Dal XI al XIII secolo, la prima residenza fortificata dei Principi Vescovi, detta in seguito Palazzo Pretorio, comprendeva anche la Torre, per questo si nota che ci sono 3 diversi livelli di innalzamento. Il primo, a livello del Palazzo, un secondo, fino alla campana dell’orologio, un terzo fino alla merlatura.
A proposito di campana vale la pena evidenziare che, i contrappesi dell’orologio, sono ancora conservati, sia quelli grezzi, che quelli sfinati. Si è conservata anche la campana precipitata pochi anni fa, nel 2015, a causa di un incendio consistente, generato da un cortocircuito, che ha visto il battacchio incandescente perforare ben tre piani nella caduta. La campana è stata sostituita perché non suona più.
Tali campane furono collocate in alto nel XV secolo, con il Comune, nel 1448 venne aggiunto in facciata un orologio meccanico. La sala campane è nominata Renga dell’ “arengo”, cioè alle assemblee cittadine. Attualmente la campana suona ogni ora.
La Torre è stata restaurata dopo l’incendio del 4 agosto 2015: si notano ancora i segni degli incendi e anche i segni dei danni del cadere del battacchio. Ad ogni modo la Torre, per essere percorsa, è stata comunque accompagnata da scalette interne.
Un precedente restauro risale al 1953/63, un altro nel 2011.
All’interno della Torre, al netto delle significative porte e inferriate, originali, troviamo molte parti antiche, altre rinnovate. Essa fu utilizzata attivamente almeno fino al primo ‘900, visto che ci sono dei disegni che riportano nomi e date.
Altri disegni sono stati fatti dai prigionieri, non certo con poca fantasia: donne, croci, preghiere, frasi e anche delle campanule, che ritroviamo significativamente su diversi piani. La Torre è attualmente in ottimo stato, ma mostra con significativo senso storico, tutti i segni delle diverse traversie, dalle alluvioni agli incendi. MC