E basta con ‘sto fascismo. Cari compagni ci avete rotto…

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Nella serata di lunedì 29 gennaio alle ore 21:00 presso la Sala Granata in via Solferino 72 a Lodi è stato presentato il libro “E basta con ‘sto fascismo. Cari compagni ci avete rotto…”  insieme a: DANIELE CAPEZZONE, Autore del libro e Direttore editoriale di “Libero”; GIOVANNI SALLUSTI, Giornalista e STEFANO MAGNI, Giornalista.

 

La squadra di Lodi Liberale ha organizzato questa serata in presenza la presentazione del libro di Daniele Capezzone, iniziando l’11 anno di attività. La serata è fondamentale per chi crede davvero nel liberalismo conservatore. Il presidente dell’Associazione Lorenzo Maggi ha anche ringraziato i soci per la loro attiva collaborazione attraverso il tesseramento privato.

FREEDOM FIGHTER

In questo libro si trovano delle spiegazioni che riguardano i continui allarmi fascismo che si presentano ogni qualvolta si pongano delle candidature forti nel centro destra. Ma qualsiasi persona d buonsenso saprebbe che il fascismo, ormai, è uno sporadico evento di nostalgici. Al contrario anarchici, antisemiti, antisionisti e estremisti islamici continuano radicalmente a trasmettere odio contro gli ebrei.

Capezzone spiega la diffusione della imposizione della tutela delle minoranze, cioè il politicamente corretto, che da molti anni viene denunciato dai liberali conservatori, con estremi deliranti e con una visione che non deve diventare oscurantismo. La destra che deve comunque essere aperta alle ragioni delle libertà, in modo liberal conservatore all’anglosassone. La reazione contro il ridicolo.

DANIELE CONTRASTATO A ROMA

“Bisogna contrapporre alla pretesa dei diritti di certa sinistra, con la richiesta di uno spazio non regolato, una chiave che potrebbe trovare in molte sensibilità del centrodestra che invece non sono in questo modo spronate a reagire. 16 mesi fa a Roma, presso l’Università a la Sapienza presso una conferenza molto contestata da comunisti, sono stato scortato dalla Polizia. Pensavo che qualcuno avrebbe reagito, invece c’erano solamente delle polemiche contro Fratelli d’Italia e contro la Polizia che mi aveva aiutato. Accendendo la televisione pure al telegiornale si vedono i giovani che sono spinti a mobilitarsi contro la libertà di opinione e nelle settimane successive sono stato accusato di fascismo.” Daniele Capezzone ha spiegato che si è trovato di fronte a studenti che si professano antifascisti disarmati.

“Il libro è esplicitamente polemico nei confronti di certa sinistra, avvistano i fascisti ma non avvistano gli antisemiti che capeggiano costantemente nella porta accanto. Insomma, non ‘è stata libertà ma non ha funzionato nemmeno editorialmente per costoro, per cui la spiegazione è che questo sia l’unico modo per tenere insieme la sinistra, risolve il problema di non dover nemmeno entrare nel merito della questione e perché in questo modo avveleno la politica non riconoscendo la sua vittoria.” Secondo Capezzone insomma tutto questo frastuono sarebbe solo per delegittimare la politica.

“Con la serenità di chi vuole avere un rapporto costruttivo con tutte le forze del centro destra dico a tutti che qui si rischia quello che accadde nei momenti migliori del Governo Berlusconi.” Il Governo attuale rischia di avere la situazione in cui la difesa funziona ma non la politica attiva molto inferiore rispetto alle attese degli elettori.

 

“Con un giornalista di un quotidiano cattolico a cui riferirmi, io penso di dovermi esprimere prima di tutto in merito alla questione fascismo e antifascismo. Da libertario io credo di valutare come illegittimo dover accettare un contratto in cui ho una schiavitù presso momenti di irreversibilità. Aborto, Eutanasia, per me vi sono delle situazioni in cui non è semplice accettare un contratto o un diritto. Il diritto ha delle visioni che sono spesso individualistiche, ma che vorrebbero diventare legge ad personam, ma si rischia di violare il diritto quando io dichiaro qualcosa che non è nelle corde di qualche altra persona, non posso più essere libero di parlare, se i diritti individuali corrispondono alla censura del diritto di espressione su quell’argomento.” Il giornalista Stefano Magni ha voluto spiegare come mai per un giornalista, ci siano di fronte queste domande, tra cui, se oggi il fascismo esiste ancora oppure, no.

“Il mio parere è che sia sempre difficile capire chi sia comunista e chi sia fascista perché attualmente il fascismo viene attribuito a persone che non lo sono.” Vi sono comunque persone interessate a accuse false per opportunismo vero.” Stefano Magni si è espresso in questo modo per rivendicare il diritto di essere antifascista ma non comunista. I metodi attuali antifascisti sono fascisti essi stessi. La nuova faccia antifascista è anche ecologista. Secondo Magni queste strategie sono finalizzata alla pianificazione economica. Il nuovo antifascismo è un problema per la democrazia.

IL COMPLESSO DI SUPERIORITA’ DELLA SINISTRA

“Oltre all’episodio di Capezzone vi sono quello di Biloslavo e di altri autori. Quando una persona è attenta ai particolari nota che in occidente c’è la tendenza al complesso di supeiorità etico, morale, intellettuale delle persone di sinistra nei confronti della destra.” Il Presidente Maggi ha spiegato che la sinistra in Italia è fisiologicamente incapace di porsi nei panni di chi non la pensa come lei.

 

“Questo libro serve per comprendere l’isteria della nostra contemporaneità. Questo libro è da leggere e partirei dai saluti degli imbecilli di Acca Larentia. Gli antifascisti di oggi sono offensivi verso le vittime del nazismo” Il giornalista Sallusti ha messo in luce che la sistematizzatore della retorica di Umberto Eco, nella sua conferenza del 1995, ha creato questo spettro del fascismo eterno. La sinistra dopo la caduta del muro di Berlino non ha più niente da dire.

Un esempio è dire che Silvio Berlusconi è fascista. Una follia interna.

Ci sono mille esempi che sono squisitamente comici. Uno per esempio è quello di Michela Marzano, che scrive sui gruppi di sinistra, il giornale unico del main stream, quando oltre a Eco si inventò il fascismo genetico, cioè che il 90 per cento degli italiani aveva avuto la tessera fascista e lei si sente portatrice di una colpa genetica. Questa barzelletta è uscita su un giornale nazionale.

Tale è stata la narrazione del centro sinistra di un Enrico Letta che impostò tutta la campagna sul pericolo dell’onda nera. Non lo hanno votato naturalmente. Un errore concettuale. Fu sostituito dalla sua versione moderna che è la Schlein.

Il fascismo viene tirato in ballo anche in tema di federalismo e di presidenzialismo, anche per la riforma della giustizia e tutto il resto, insomma una situazione tragicomica che però è una tragedia di ignoranza.

Martina Cecco

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