Mentre UE e USA sono tristemente impegnati a soffiare sul fuoco delle guerre – in Ucraina come in Medio Oriente – e sono ben lontani dallo scegliere la strada del negoziato e del cessate il fuoco, dei colossi dell’Amore e della Libertà mondiale come l’ex Presidente dell’Uruguay José Pepe Mujica, sua moglie Lucia e il musicista britannico Roger Waters, si sono incontrati, sabato 18 novembre scorso, nella cittadina uruguaiana di Maldonado.
Mujica, oggi 88enne, ex Presidente dell’Uruguay dal 2010 al 2015, leader socialista del Movimento di Partecipazione Popolare all’interno della coalizione di sinistra del Frente Amplio, durante il suo mandato si ridusse drasticamente lo stipendio; promosse l’autogestione delle imprese da parte dei lavoratori; legalizzò la marjiuana; triplicò gli investimenti nella scuola e nell’educazione; legalizzò il matrimonio omosessuale e l’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali.
Risultato del suo mandato fu una riduzione dell’indice di disoccupazione al 6%; un aumento dei salari; un PIL cresciuto del 6% e una riduzione del tasso di povertà dal 39% al 6%.
Insomma, l’esatto opposto di quanto accade da moltissimi anni in UE, guidata dalle irresponsabili Von Der Layen, Lagarde e dai vari leader subalterni e guerrafondai: Meloni, Scholz, Macron, Sanna Marin, Duda e compagnia triste.
Roger Waters, 80enne, già co-fondatore dei Pink Floyd e sempre in prima linea per i diritti umani e civili, dalla parte dei popoli oppressi, contro ogni nazifascismo, ogni guerra, contro un Occidente liberal anti-democratico che preferisce far parlare le bombe, piuttosto che le parole.
Roger Waters è giunto in Uruguay per il suo tour – venerdì scorso – e ha voluto incontrare Mujica e sua moglie, Lucia Topolansky (anche lei, come Mujica, ex combattente Tupamaros contro la dittatura in Uruguay negli Anni ’60 e ’70), spinto dalla reciproca ammirazione e affetto.
Roger Waters, infatti, ha sempre sostenuto la politica umanitaria, sociale e socialista di Mujica e, da parte sua, Mujica, ha sempre riconosciuto la militanza e attivismo di Waters in tutto il mondo.
“Non c’è limite territoriale o linguistico che impedisca la possibilità di condividere un momento insieme”, ha affermato Roger Waters, entusiasta dell’incontro.
Mujica, nei giorni scorsi, si era peraltro scagliato contro il nuovo Presidente eletto in Argentina, il liberal-capitalista e complottista, Javier Milei, mettendo in guardia gli argentini dal rischio del ritorno di una dittatura e invitando loro a prendersi cura della democrazia.
Roger Waters e José “Pepe” Mujica sono, saranno e rimarranno sempre degli ottimi esempi della loro generazione. Forse l’ultima generazione ad avere un po’ di sale nella zucca e ad avere a cuore il destino di un mondo, quello Occidentale e liberal-capitalista, sempre più preda della sconsideratezza dei propri politici (che si dicono “democratici”, senza esserlo nemmeno un po’), fatto di mostruosità, violenza, guerra e nuovi genocidi.
Luca Bagatin