Più passano gli anni e più sono convinto che la democrazia sia l’unica forma di governo degna di questo nome.
Ma, intendiamoci.
In democrazia la sovranità dovrebbe spettare direttamente ai cittadini e non a qualche intermediario, magari eletto a suon di soldi per le campagne elettorali-slogan-promesse che il giorno dopo tradirà e che finirà per essere mantenuto dai cittadini stessi…magari (se non addirittura spesso) per fare l’opposto di ciò che costoro vogliono!
Questi intermediari, chiamati politici o anche governanti, a vario titolo, raramente sono in grado di concepire che cosa sia la vera democrazia.
Pensiamo ad esempio all’uso delle tecnologie. Magari quelle di settori chiave e sensibili come quello delle telecomunicazioni, con tutte le implicazioni assurde e persino pericolose che può generare la cosiddetta Intelligenza Artificiale (che sarà poi davvero così intelligente?).
Se scoppiasse e si diffondesse la democrazia vera, pura e autentica, i governi di tutto il mondo, anziché farsi la guerra (e investire in fottuti armamenti portatori di morte), dovrebbero stabilire che ogni tecnologia, in particolare quella delle telecomunicazioni, dovrebbe essere di proprietà dei cittadini stessi che la utilizzano.
Indipendente da chi ne sia il fondatore o l’azionista.
L’unica funzione di un governo dovrebbe essere quella di servire i cittadini, i quali dovrebbero essere gli unici detentori del potere e i proprietari autogestori di ogni forma di economia, tecnologia, politica.
Ogni cittadino dovrebbe essere sovrano e rispettare la sovranità degli altri cittadini.
Questa si chiama democrazia.
Democrazia socialista, se vogliamo, in quanto è volta non solo al superamento dei governi e dei mercati, ma anche dell’egoismo umano, che impedisce alle persone di comprendersi, autogestirsi, godere dei frutti della terra senza distruggerla e/o distruggere sé stessi o il prossimo.
Questi concetti sono antichi come il mondo, ma in quanti li hanno mai approfonditi o presi in considerazione?
In pochi, perché l’essere umano, evidentemente, preferisce rimanere legato al vecchio concetto: nasci-produci-consuma-crepa. Ovvero continua a farti sfruttare dal tuo ego, dal tuo prossimo, dal sistema economico-politico che il tuo ego e il tuo prossimo hanno costruito e muori, pensando che tutto ciò sia buono e giusto…ma ti accorgi che intanto sei rimasto infelice e hai reso infelici gli altri.
Pensare invece di prendere le redini in mano è meno immediato.
Perché presuppone: rispetto per sé stessi; rispetto per gli altri; sconfinato spirito di libertà; sconfinato spirito critico e apertura mentale; consapevolezza che il lavoro rende schiavi e rende liberi solo nel caso in cui – tale lavoro – non è sfruttato, non è salariato (come quello di una qualsiasi prostituta) ed è fatto ad esclusivo beneficio della comunità; consapevolezza che tu sei il pilota e che nessuno dovrebbe poter decidere al tuo posto. Nemmeno la maggioranza, perché non ci dovrebbe essere alcuna maggioranza o minoranza a prevalere, ma semplicemente cittadini liberi, sovrani, indipendenti ed eguali.
Ora, io non sono certo il primo folle stronzo che passa che sostiene o ha sostenuto questi concetti, o quantomeno gran parte di questi concetti.
L’elenco è lungo e vi faccio solo alcuni nomi, alla rinfusa (molti non li avrete mai sentiti nominare, ma sarà bene che andiate a cercarli…in rete…visto che mi rendo conto che, per taluni di voi, visitare una biblioteca “offline” possa essere una fatica immane): Paul Lafargue, Pierre Joseph-Proudhon, Mikhail Bakunin, Karl Marx, Friedrich Engels, Cornelius Castoriadis, Eduard Limonov, Timothy Leary, William S. Burroughs, Francis Dupuis-Déri, Murray Bookchin, Alain De Benoist, Hunter S. Thompson, Henry David Thoreau, Mark Twain, Aleksandr Herzen, Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi…ma l’elenco è molto, molto più lungo.
Fra l’altro, volendo soffermarci su Mazzini e Garibaldi, direi che costoro, che hanno sognato un’Europa unita, libera, sovrana, pacifica, sociale e affratellata, oggi si rivolterebbero nella tomba se vedessero quel Moloch chiamato Unione Europea, così simile all’Impero Asburgico e alle potenze della vecchia Europa totalitaria, alla quale si sono sempre opposti e che hanno combattuto (pur rimanendone, alla fine, inevitabilmente sconfitti), perché portatrici di guerra, schiavitù, sottosviluppo umano, civile e sociale.
Mazzini e Garibaldi lottavano per la democrazia, l’autogestione economica la repubblica. Ovvero affinché le persone potessero decidere con la propria testa e unissero capitale e lavoro nelle stesse mani, costruendo una civiltà di popoli sovrani, pacifici, liberi ed eguali.
Mi rendo conto che per molti è più facile seguire le opposte tifoserie, le destre, le sinistre, le propagande, le mode, il proprio tornaconto personale, la propria voglia di arricchirsi e fottere il prossimo e tutti quegli aspetti che – in una sola parola – si riassumono nel concetto di “Potere”.
Ma se seguiamo e alimentiamo il “Potere”, che non è affatto concetto a noi estraneo, continueremo a rimanere schiavi del nostro ego e del motto: nasci-produci-consuma-crepa.
A questo schifo, personalmente, rinuncio e ho rinunciato a suo tempo volentieri.
Non so voi.
Viva la democrazia autentica!
Luca Bagatin