«Un’occasione di dibattito sprecata. Non è un bel segnale per la democrazia». Queste le parole a caldo dell’editore Florindo Rubbettino a margine della manifestazione di dissenso nei confronti della Ministra Eugenia Roccella, organizzata dagli attivisti di Extinction Rebellion, femministe di Non una di Meno, al Salone del Libro di Torino, dove la Ministra della Famiglia era stata invitata presso l’Arena Piemonte per presentare il libro, da poco edito da Rubbettino “Una famiglia radicale”. Le contestatrici hanno di fatto impedito alla Ministra di presentare il volume, nonostante l’intervento di Nicola Lagioia, direttore uscente del Salone che ha provato, inutilmente, a placare gli animi.
«Il libro di Eugenia Roccella – ha continuato Rubbettino – è anche il racconto di una vita spesa per i diritti civili, delle donne e per la libertà. Le è stato impedito di parlare nonostante lei abbia dato una lezione di stile facendo parlare i contestatori».
Una brutta pagina per la democrazia, insomma, secondo l’Editore che proprio della libertà di pensiero e di espressione ha fatto il proprio vessillo di cinquant’anni di attività editoriale appena compiuti.
Il libro di Eugenia Roccella ricostruisce la propria storia familiare che si intreccia inevitabilmente con la storia politica del Paese, essendo stato il padre, Franco Roccella, tra i fondatori del Partito Radicale, partito in cui la stessa ministra ha militato insieme alla madre Wanda Raheli.