Cattolicesimo liberale o liberalismo cattolico? La risposta a Lodi Liberale, con Lord Acton

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Nella 198esima serata di Lodi Liberale è stato presentato il libro di Lord Acton “Storia della libertà“, pubblicato da Ideazione Editrice, insieme a Eugenio Capozzi (Professore di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa), Rocco Pezzimenti (Professore di Filosofia politica presso l’Università di Roma Lumsa) e Markus Krienke (Professore di Filosofia moderna ed Etica sociale presso la Facoltà di Teologia di Lugano).

UN AUTORE POCO STUDIATO E POCO DIVULGATO, IN ITALIA, MA NON ALL’ESTERO, DOVE E’ FAMOSO

“Al netto del testo di questa sera le opere su Acton sono molto poche, anche se ci sono alcuni testi che si possono conoscere, specialmente saggi, come ad esempio quello pubblicato da Rocco Pezzimenti, oppure le Monografie che si trovano all’interno di opere collettanee.” L’autore ha lasciato molti saggi che sono reperibili in italiano, insieme ad altri saggi, raccolte, pensieri sparsi

Questo pensatore dunque in lingua italiana è presente, poco noto, ma non è più in commercio. Non sarebbe male farne nuove edizioni. E’ un autore che – tra le tante cose che ha insegnato – ha insegnato come la chiesa può essere uno strumento alternativo, che concorre alla libertà.

Il presidente di Lodi Liberale, Lorenzo Maggi, ha introdotto la serata illustrando la letteratura su Acton reperibile in Italia. “Molti sostengono che il liberalismo sia nato dal personalismo cattolico, eppure taluni ritengono che la visione liberale sia invece anti cattolica. Diffondere le idee del cattolicesimo liberale si aiuta a far capire che le due idee, invece, sono compatibili.”

ACTON, CATTOLICO E LIBERALE: UN PENSATORE ORIGINALE

“La prima cosa da dire su Acton è che, se ci si aspetta di trovare una ortodossia del liberalismo di tipo utilitaristico Benthamiano o giusnaturalismo sul modello seicentesco di Locke, questo non si troverà. Egli è fortemente eterodosso ed originale. La sua idea è essenzialmente etico-religiosa.” Il professor Eugenio Capozzi ha dato delle informazioni sulla personalità del pensatore e sulle coordinate principali del suo pensiero.

“Nella Gran Bretagna in cui è cresciuto rappresenta l’aristocrazia anglicana convertita al cattolicesimo e una famiglia bavarese fortemente integrista, come era la madre, che gli impartì un’educazione rigorosa. Egli nasce a Napoli, la sua famiglia aveva parentele in tutta Europa, ma la maggior parte della sua crescita avviene in Gran Bretagna, dove essere cattolico non era garanzia di carriera.”

“Acton ha un precettore privato, che gli dà una profonda impronta filosofica. Hegeliano, mostra come la storia sia un progressivo realizzarsi della cristianità, in questo senso quindi lo Spirito realizza l’idea dell’uomo creato a immagine e somiglianza di Dio. Come dialettica della Provvidenza.”

UNO SFORZO PER STILARE UNA SORTA DI MANIFESTO DEL LIBERALISMO MODERNO

“La libertà secondo Acton non proviene dallo statalismo o dal nazionalismo, ma dalla persona: in politica la sua principale caratteristica è l’adesione al pensiero federalista, inteso nel senso americano del termine, anche se il problema della Guerra di Secessione americana comporta una serie di torsioni relativamente alle differenze tra nord e sud e allo schiavismo; in questo senso la sua è un’opposizione in sé all’accentramento del potere, al governo iper presente, al verticismo sui territori; questo suo rifiuto istintivo del centralismo li ritroviamo anche come caratteristica della sua filosofia liberale. Proprio perché la libertà nasce dalla moralità di ogni essere umano, non può essere sancita dall’esterno.”

Il Cristianesimo è stata l’istanza di promozione dell’essere umano come essere libero, Acton aveva pensato di dotare il sistema Gladstoniano di una base filosofica diversa e liberale.

LA LIBERTA’ E’ UN LENTO CAMMINO, COME LA LEX CONTINUI LEIBNIZIANA

“Il libro ha avuto una sua storia e un discreto successo, ma in Italia già solo per scriverlo fu un’impresa. Avevo sentito parlare di Lord Acton da un anziano professore rosminiano, che me lo consigliò. Acton ha la fortuna, per nascita, di essere un intellettuale europeo: parlava in casa quattro lingue, poteva conoscere il tedesco, il francese, l’inglese, l’italiano, con i suoi viaggi imparò anche lo spagnolo, per cui nell’800 si distingueva quantomeno come moderno.”

I POTERI HANNO PERSO IL SENSO DEL LIMITE

“Il cammino della libertà inglese inizia con le due carte, la Magna Charta Libertatum e la Lex Forestarum” il professor Rocco Pezzimenti ha spiegato come mai è possibile parlare di questo pensatore, solamente facendo riferimento al suo rapporto con il pensiero cristiano. E il parallelo con il papato.

La Carta della Foresta è stata scritta nel 1217 quando nell’Inghilterra medievale per gli uomini esistevano dei liberi i diritti di accesso alla foresta reale precedentemente ridotti da Guglielmo il Conquistatore e dai suoi eredi. Originariamente promulgata in Inghilterra dal giovane re Enrico III, che agiva sotto la reggenza di Guglielmo il Maresciallo, in senso libertario è stato un documento complementare alla Magna Carta che rivede alcune applicazioni della legge forestale anglo-normanna estesa da Guglielmo II d’Inghilterra.

Il potere legislativo, nota Acton, ha perso nella modernità il senso del limite, entrando nel merito della vita dei singoli”.

“Acton sostiene che la storia migliore dell’Europa, con la fine degli universalismi europei sarebbe emigrata in America, con il federalismo. Anche rispetto al Risorgimento pone delle critiche, perché anche l’Italia ha rinunciato a nascere come federale, ma rinunciando a realizzare tutte le sue peculiarità. Infatti, il repentino cambiamento politico, che ha interessato le città italiane, con la perdita delle loro autonomie, ha comportato più un grande danno, che non solo una grande unità. In questo senso dunque critico anche nei confronti di Cavour.”

Il centralismo alla francese, seguito dal fascismo e poi dal comunismo post bellico, in Italia, sono tutti insieme delle parti di un percorso peggiorativo. Questo direbbe – secondo Pezzimenti – Acton, se potesse commentare la politica italiana dal Regno d’Italia in poi.

I TERMINALIA, (ALL’OPPOSTO DELLE OLIMPIADI) ERANO ANCHE UN CONCETTO MORALE, FONDAMENTO DEL PRINCIPIO DELLA LIBERTA’ INDIVIDUALE

“L’idea della persona di fonda sul Diritto romano, sul pensiero cristiano di San Paolo che è una sintesi della cultura greca e latina, ma insieme a questo lo fa decisamente occidentale, estranea al mondo asiatico, piuttosto consimile al pensiero nordafricano della patristica, dove era particolarmente sentita l’idea di libertà, come principio morale individuale oltre il quale non ci si deve spingere.”

L’INDIVIDUALISMO E’ FIGLIO DEL CRISTIANESIMO

“Acton ha sofferto dell’andamento della chiesa dell’800: questo pessimismo nei confronti del potere era condizionato anche dalla questione ecclesiastica, non solo per citare un caso, il dogma dell’infallibilità.”

Il professor Markus Krienke ha citato il testo di Acton dove egli sostiene che all’interno della chiesa ci siano delle forme che sono del tutto estranee alla realizzazione dell’individuo: anche nel momento in cui si occupa di tomismo distingue in modo chiaro l’ambito degli studi, dividendo l’aristotelismo dal tomismo religioso.

LA LIBERTA’ ALIMENTA LA LIBERTA’: LA PERSONA SI AUTODETERMINA DAL PUNTO DI VISTA ETICO

“Il Lord Acton storico, invece, entra spesso nei dettagli che, un filosofo, non ha sempre presente: secondo lui la libertà si realizza attraverso un progresso, che coincide appunto con il progresso della libertà Questo progresso è il criterio etico con il quale l’uomo giudica la storia stessa, per cui esiste una progressione nella coscienza storica, in una sobria dimensione attinente alla realizzazione dei fatti, che giustificano la prospettiva della dinamica dei fatti: in questo modo la libertà non si basa su principi morali a priori, ma al contrario è un realismo che si esplicita man mano, con la dimostrazione dei fatti.” Il professor Krienke ha spiegato che, in questo senso, il politico ha responsabilità sulla realizzazione o meno dell’individuo. In questo senso quindi ci sono diversi modi di vedere la libertà, che il professore ha catalogato seguendo essenzialmente quattro modelli diversi: la libertà come via ed evoluzione;

Il diritto comune e la libertà si realizzano a prescindere dalla rivelazione, a prescindere dall’istituzione della chiesa stessa, che si è trasformata da testimone a garante storico “legislatore”. In questo senso Acton vede nella Chiesa una voce di contrasto alla deriva autoritaria politica. Monopolio del potere senza contraddittorio, senza alternativa, dittatura senza opposizione. Potere sanguinario e monopolista. La chiesa nei secoli ha controbattuto a tutto questo, anche se non senza errori, perché la chiesa è fatta da uomini.

MC

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