Quelli che girala come ti pare “è tutta colpa della Nato”

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In Italia quelli che non amano perdere tempo a riflettere sui fatti e misfatti del mondo, non sono mai mancati. Avevano una spiegazione su tutto: elementare, “la colpa è della Nato”. Una affermazione martellante, ripetuta da molti milioni di italiani, che faceva proseliti. A dispetto di una realtà evidente, che avrebbe dovuto smentirla. L’Unione Sovietica, finita la seconda guerra mondiale, aveva fatto di molti Paesi dell’Europa orientale un solo boccone, governandoli tramite governi fantoccio con i metodi delle piu’ feroci dittature. Da questo impero rosso l’Italia distava giusto un tiro di schioppo. Raggiungerla ed occuparla sarebbe stato come una scampagnata. Stalin, che ai Grandi riuniti ad Yalta aveva chiesto di quante divisioni disponesse il Papa, non si era mai lontanamente preoccupato di manifestare la stessa beffarda curiosità nei riguardi delle divisioni del nostro esercito. E la presenza di qualche base della Nato era sufficiente a togliere ogni timore al riguardo anche agli italiani.

Rispetto ai Natocolpevolisti di oggi, quelli di ieri avevano maggiore pudore, conoscenza e realismo. Anche l’Unione Sovietica, come oggi la Russia di Putin, era solita andare a trovare i “paesi amici” con delle rumorose comitive dotate di carri armati e cannoni. Si ricordano quelle di Berlino nel 1953, Budapest de 1956 e Praga del 1968. Ma i Natocolpevolisti di ieri non si sognarono nemmeno di dire che quelle improvvisate accompagnate da botti erano tutta colpa della Nato. La colpa, casomai, era dei “compagni” che sbagliavano. Con, in mezzo ai vari episodi, il tempo galantuomo a consentire di precisare che se i “compagni” che sbagliavano nel 1953 e nel 1956 erano quelli di Berlino e Budapest, nel 1968, per Praga, a sbagliare erano proprio i “compagni” sovietici.

Ma oggi, quelli che girala come ti pare è tutta colpa della Nato, sono dei veri duri. Fanno nomi e cognomi dei colpevoli, ovvero gli Stati Uniti e il suo presidente Biden. Non sono come quel rammollito di Churchill che, trovandosi a fronteggiare un dittatore che aveva invaso (anche lui) un bel po’ di Europa, Hitler,  stette un paio di anni a pigolare per ottenere armamenti e soldi, ma soprattutto l’intervento diretto in guerra degli Stati Uniti del presidente Roosvelt.

Quelli che girala come ti pare “la colpa è tutta della Nato” se ne fottono se l’alleanza Nato ci consente da oltre settanta anni sicurezza e democrazia. E sono anche piu’ furbi dei nostri alleati: paghino loro tutte le spese, cosa è questa storia che bisogna pagare anche noi le spese per gli armamenti? Ci sta bene come è sempre andata.

A noi, quelli che “è tutta colpa della Nato” alla fine stanno simpatici perché ci fanno capire una verità e ci sollevano il morale. Ci fanno capire che se la democrazia significa governo del popolo, è anche vero che per conquistarla e mantenerla occorre lottare contro una parte del popolo stesso. Come avremmo avuto, altrimenti, questi ottanta anni di pace e democrazia?

E ci sollevano perché sappiamo bene di non avere una classe politica smagliante. Ma abbiamo anche compreso che ci poteva andare peggio. Perché una parte degli elettori sono decisamente peggio.

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