Fasciovegani

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La 46esima serata di lunedì 9 ottobre 2017 ha ospitato il libro di Giuseppe Cruciani “I fasciovegani. Libertà di cibo e di pensiero” che è stato proposto insieme all’autore, Luciano Capone, Lorenzo Maggi e Alberto De Luigi.

Il libro parla di un argomento alquanto spinoso che concerne la libertà alimentare, nel bene e nel male: la possibilità per ciascuno di mangiare quello che preferisce, purché consentito nel paese in cui si trova.

“L’argomento è delicato e fondamentale, la libertà di pensiero lo è altrettanto, per cui si deve poter scegliere di mangiare quello che si vuole – ha detto Lorenzo Maggi – per cui è normale accettare di essere onnivori, accettare che esistono aziende che trattano la carne” in più diventa sempre pericoloso parlare di animali senza rischiare di essere presi di mira da gruppi di attivisti violenti.

I  fasciovegani: i più estremi sostenitori di un animalismo militante che spesso deborda nella violenza di pensiero, di parola, talvolta fisica. Giuseppe Cruciani intercetta ogni giorno gli umori vibranti del paese da un punto di ascolto privilegiato – la trasmissione La zanzara su Radio 24 – rispondendo spesso con ironia e intelligenti provocazioni. Ha scoperto a sue spese, però, che su un argomento è vietato scherzare, perché ci si scontra con l’assolutismo di una comunità che ha sempre più potere: i fasciovegani. Questi sono i più estremi sostenitori di un animalismo militante che spesso deborda nella violenza di pensiero, di parola, talvolta fisica. Sono attivisti, spesso ispirati dalle parole di vip più o meno in vista, che combattono contro gli aspetti a loro avviso deteriori del progresso: dagli allevamenti intensivi alla sperimentazione sugli animali, dalla caccia alle forme tradizionali di medicina, magari speculando su illusioni e speranze dei malati. Nella sua battaglia contro i fasciovegani, Cruciani ha subìto minacce, insulti e un blitz negli studi del suo programma. Soprattutto ha capito che, prima ancora che una discussione su salute e alimentazione, questa è una battaglia in cui è in gioco la libertà delle proprie opinioni, e il rispetto di quelle altrui.

LA LIBERTA’ BENI E PERSONA

“Libertà di espressione ad ampio raggio – ha detto Alberto de Luigi – visto che la libertà di ciascuno finisce dove inizia la libertà di qualcun altro. E’ evidente che chi aggredisce un’altra persona per un’idea, sta sbagliando. Un danno a una persona o a una proprietà sono dei dati di fatti, di fronte a un danno chi lo cagiona deve essere limitato. Si tratta di situazioni estreme dove diventa utile indagare il meccanismo che ne stabilisce esattamente il limite.” Dal veganismo al razzismo violento: lungo questa linea chiunque si posiziona e deve motivare la sua posizione.

NUTRIMENTO E ALIMENTAZIONE

“Se la carne non è limitata in assoluto nel Vangelo, ebrei, islamici, seguono una carta precisa alimentare in cui vi sono delle regole: il cibo è sempre stato al centro dell’attenzione, non solo Cristiana, ma anche degli altri – ha detto Luciano Capone – quindi ciascuno sceglie che credo seguire, come fede.” Allo stesso modo quindi nella nostra civiltà la libertà alimentare fa parte di una serie di valori. Chi è contro a questo principio rivendica il diritto di rivendicare il diritto della bestia, come esattamente parificata a quella umana.

Il vegano vede un continuum tra uomo e animale, tanto che l’uomo è animale, non ha niente di diverso, quindi il veganismo può essere considerato come un vero credo, una sorta di religione.

LA RAZZA VEGANA

“Il libro è un’opera che mi ha stressato e che rinchiude quanto ho sempre cercato di dire in radio – ha spiegato Giuseppe Cruciani – e si propone lo scopo di mettere al centro il concetto di poter mangiare come si vuole. Quello che mi ha colpito è che il vegano tende a costruire una sorta di comunità autoreferenziale.”

Secondo Giuseppe Cruciani chi è vegano si cerca e costruisce una famiglia totalmente vegana, come se volessero creare una nuova stirpe in cui il sangue non è mai stato contaminato dalla carne e dai suoi derivati, che per il vegano sono qualcosa di sporco e di eticamente non accettabile. Per questo, secondo Cruciani, siamo di fronte a un fondamentalismo.

“Gli onnivori o coloro che si alimentano tradizionalmente sono ancora oltre l’80% della popolazione, ma per il rimanente, chi non utilizza i prodotti di derivazione animale è malvisto. La parte folle sta nel fatto che di fronte al potere effettivo di queste persone, dove per Costituzione uomini e animali sono uguali, si dovrebbe chiudere tutta la filiera che utilizza la carne, i derivati, probabilmente anche gli altri prodotti animali. Tra i primi a chiudere macellai, gelatai, etc..”

Roger Scruton sosteneva che abbiamo fatto una scelta discriminatoria, ammettendo in casa alcuni animali e altri no, amiamo i gatti e i cani, ma non facciamo altrettanto con serpenti, zanzare e topi. Eppure dovrebbe essere evidente che tutti sono animali. I vegani invece mantengono tutti gil animali sullo stesso piano. Giuseppe Cruciani ha portato gli esempi di Red Ronnie e Paola Maugeri che sono entrambi vegani.

Cani e gatti sono mangiati in modo residuale in taluni paesi del mondo, ma sono normati dalla legge, non si tratta di casi fuori legge, allora, dove sta la regola? Chi ha ragione?

“Spesso chi è molto vegano ha anche idee particolarmente legate al complottismo, alle scie chimiche, etc..” secondo Cruciani c’è un legame tra le idee bizzarre e il veganismo. Tuttavia le aziende si sono fatte furbe e hanno cominciato a produrre una serie infinita di prodotti confezionali che non esistono in natura e che non hanno origine naturale, sono vegetali, ma confezionati. Per di più trae in inganno la carne vegana, la salsiccia vegana, l’uovo vegano, il miele vegano, perché non è il prodotto in cartello, ne usa il nome. Gran parte dell’attivismo è di stampo terrorizzante. Molte notizie sono estremizzate.

MARTINA CECCO

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