Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza, il 1 aprile, ad Atene, riunendosi in piazza Syntagma, davanti al Parlamento, rispondendo all’appello del Partito Comunista di Grecia (KKE), contro la guerra imperialista in Ucraina e contro il coinvolgimento della Grecia nei piani guerrafondai di USA, NATO e UE.
Come riportato dal sito dell’emittente pubblica greca Ert News, (https://www.ertnews.gr/
“No alla guerra imperialista” – ha proseguito Dimitris Koutsoumbas – “Chiediamo la fine del coinvolgimento del nostro Paese. Non accettiamo che il popolo paghi il conto della guerra”.
Ed ha proseguito, affermando: “Scegliamo il campo dei popoli contro la propaganda della NATO e dell’UE per i loro crimini senza tempo, ma anche per questo piano criminale che essi svolgono da un decennio nell’Europa orientale, a scapito del popolo ucraino e del popolo russo. (…). Scegliamo il campo dei popoli contro la presa di mira di artisti, persone progressiste, che osano cantare per la giustizia, la pace e l’uomo!”, e ha aggiunto: “Stiamo scegliendo il campo dei popoli contro i sermoni di guerra del governo che parlano di pace per giustificare la guerra imperialista e la crescente partecipazione e coinvolgimento della Grecia in essa”.
L’esponente comunista ha plaudito agli artisti e intellettuali che hanno preso le distanze dai governi guerrafondai: “Applaudiamo all’atteggiamento coraggioso e onesto di migliaia di artisti, intellettuali, che si rifiutano di fare i giochi del governo e della propaganda della NATO. Solo i servi dell’ingiusto conoscono l’odio e l’amarezza per la giustizia e la verità!”
Koutsoumbas, puntando poi il dito contro il governo russo, ha sottolineato come il governo di Putin rappresenti una Russia “capitalista e reazionaria” che non ha nulla a che fare con “lo Stato multinazionale della classe operaia in cui decine di popoli e nazioni hanno vissuto pacificamente per decenni”.
Il leader comunista greco ha fatto presente – riferendosi ai governi liberal capitalisti di USA e UE come “Quelli che oggi maledicono Putin sono gli stessi che nel 1991 applaudirono la cricca di Gorbaciov, Eltsin, Putin e quando costoro sciolsero l’Unione Sovietica. Sono loro che li hanno nominati per i premi internazionali e li hanno inseriti nelle loro pubblicità”– ha aggiunto Dimitris Koutsoumbas.
Riferendosi ai medesimi governi, il leader comunista ha affermato “se oggi sostengono il governo ucraino e invitano il suo Presidente a parlare in Parlamento, non è perché soffrono per il dramma del popolo ucraino, ma perché coincidono con il campo USA-NATO-UE, che sostiene il governo Zelensky. È come se non sapessero che il governo reazionario di Zelesnky è responsabile, come la Russia, del dramma del popolo ucraino.
È come se non sapessero che questo governo sostiene e integra da anni le organizzazioni naziste. Sta perseguitando e imprigionando i comunisti, ha messo fuori legge il Partito Comunista d’Ucraina. È come se non conoscessero le sue responsabilità per la violazione dei diritti delle minoranze che vivono in Ucraina, compresa quella greca.
È come se non sapessero che i dirigenti del KKE in Ucraina sono considerati persone indesiderabili. Perché come deputati e parlamentari europei, hanno espresso la loro solidarietà al popolo ucraino, ai comunisti perseguitati e ad altri militanti”.
Il Segretario del KKE ha condannato senza appello la guerra ed ogni guerra, ricordando come “La guerra funziona esattamente con le stesse “leggi”, le stesse “regole” che il capitalismo stesso opera in tempo di pace. Sono le stesse tendenze, le stesse forze che spingono per la guerra: l’intensità dello sfruttamento della classe operaia, la competizione tra grandi gruppi imprenditoriali per le quote di mercato, il perseguimento della percentuale massima di profitto, sono ciò che guida la “pace” e “guerra”.
Il Segretario comunista ha denunciato poi il fatto che “la guerra in Ucraina ha accelerato i piani preesistenti”, ovvero:
“La strategia della transizione verde, prima in nome della tutela ambientale, ora in nome del distacco dal gas russo, che il popolo sta pagando e continuerà a pagare caro.
Piani di approvvigionamento alternativi, come il gas naturale americano liquefatto e molto costoso GNL, con gli armatori greci che svolgono un ruolo di primo piano nel suo trasporto e si preparano per lavori d’oro.
La guerra monetaria, con l’impegno di Russia e Cina per transazioni energetiche basate sullo yuan cinese e per la creazione di un nuovo sistema di scambi interbancari internazionali”.
Koutsoumbas ha dunque affermato che “Il lato giusto della Storia è la lotta in ogni Paese contro la guerra. È la condanna dell’intervento militare della Russia, ma anche la condanna di USA-NATO-UE che ha scatenato la guerra”.
Egli ha infine ricordato le principali proposte dei comunisti greci, ovvero: la tutela del reddito delle classi popolari; l’abolizione dell’IVA sui beni di consumo; misure che possano sollevare i cittadini dalle bollette esorbitanti e aumenti salariali.
I comunisti greci avevano peraltro sottoscritto, già all’inizio di marzo, una dichiarazione congiunta dei Partiti Comunisti e Operai contro la guerra in Ucraina e contro i governi che soffiano sui venti di guerra, sottoscritta da oltre 60 partiti di tutto il mondo
Dichiarazione peraltro molto in linea con quanto affermato, nelle scorse settimane, anche dall’ex Pink Floyd e attivista per i diritti civili e umani, Roger Waters.
Il KKE – che rappresenta in Grecia il 5% dei consensi – è presente nel Parlamento greco – quale partito d’opposizione – con 15 deputati e al Parlamento europeo è presente con 2 deputati.
Luca Bagatin