Nella 168esima serata di Lodi Liberale è stato presentato il libro di Friedrich August von Hayek “L’ordine sensoriale“, pubblicato da Edizioni Società Aperta, insieme a Raimondo Cubeddu (Senior Fellow dell’Istituto Bruno Leoni), Angelo Maria Petroni (Professore di Logica e Filosofia della Scienza a La Sapienza Università di Roma) e Gilberto Corbellini (Professore di Storia della Medicina a La Sapienza Università di Roma).
UN LIBRO PARTICOLARMENTE COMPLESSO CHE È INDISPENSABILE PER CAPIRE HAYEK
Un libro che è stato ripubblicato dalla Casa Editrice Società Aperta, che ripropone tendenzialmente i classici del pensiero liberale e del liberalismo sociale. All’interno di questa casa editoriale sono stati ripresi Mises, Hayek e tantissimi altri autori interessanti in forma anastatica, fedeli all’originale. Il Presidente dell’Associazione Lodi Liberale ha presentato la serata introducendo i relatori e spiegando la storia del volume, come riedito.
Un pensatore a tutto tondo Hayek, forse una delle maggiori menti del novecento, in questo libro cerca di spiegare il meccanismo e il funzionamento della mente umana. Si tratta di un testo fondamentale ma sicuramente non agevole. In questo senso dunque il libro riveste una particolare importanza. Mises, Hayek e Rothbard fanno parte del carnet stabile dei pensatori di riferimento per l’associazione lodigiana, ha detto il presidente Lorenzo Maggi.
“Questo libro è forse il più innovativo volume di filosofia del novecento – presenta il libro il professor Raimondo Cubeddu – dando una prospettiva nuova rispetto all’argomento della conoscenza e della mente umana rispetto alla filosofia. Il libro è stato pubblicato nel 1952.” L’incubazione del testo è stata abbastanza lunga per l’autore, che fa uscire in contemporanea anche un altro volume: “L’abuso della ragione”.
Pubblicato per la prima volta nel 1952, L’ordine sensoriale di von Hayek rappresenta il tentativo meglio riuscito di “psicologizzare la filosofia teoretica”. Gli studi sulla funzione cognitiva della mente umana e sul modo in cui essa si relaziona con gli oggetti portano l’economista a formulare una teoria della conoscenza destinata influenzare tutta la sua vasta opera. L’ordine sensoriale, infatti, non descrive soltanto le dinamiche e i meccanismi psiconeurobiologici a fondamento del processo di costruzione della conoscenza, ma costituisce anche la base psicologica e il punto di riferimento teorico di tutte le altre teorie economiche, e non, di von Hayek. Prefazione di Raimondo Cubeddu.
HAYEK ERA UN ECONOMISTA MATEMATICO, MA NON SE NE PARLA MAI
“L’autore per certi versi rielabora delle opere precedenti, in affinità con i principi teoretici di Carl Menger rispetto al valore che le persone danno al bene in sé! Hayek in questo senso parla di dati sensoriali.”
“Il testo venne scritto quando Hayek aveva trent’anni, ma lui ritardò molto la pubblicazione in quanto era convinto di non venir ripagato, di poter avere una sorta di declassamento, vista la sua posizione molto delicata. Se lo avesse pubblicato sarebbe forse cambiata la sua posizione di fama come economista?” A commento del libro il professor Angelo Maria Petroni, che ricorda come Hayek avesse intrattenuto dei rapporti di amicizia anche con Karl Popper.
LA SCIENZA PROCEDE CON SENSATE ESPERIENZE E NECESSARIE DIMOSTAZIONI – GALILEO
“Secondo Hayek vi è una teoria degli ordini: essi si dividono in ordini costruiti ed in ordini spontanei, la sua tesi fa in modo che la mente, per l’autore, abbia una consequenzialità spontanea che parte dagli elementi e crea ulteriori livelli di ordine per astrazione.”
La mente secondo l’autore è astratta: per questo motivo in questo frangente non si possono, secondo Angelo Petroni, lasciare nel dimenticatoio le conoscenze preliminari all’approccio di questo volume, che si presenta come molto complicato e ricco di astrazioni, alla luce delle evidenze scientifiche dell’epoca. Si può tuttavia definire il libro come un lavoro di psicologia teorica. Egli era un seguace di Ernst Mach.
COME MAI GLI INDIVIDUI CAMBIANO OPINIONE SUL VALORE DELLE COSE, O PREDILIGONO COSE DIFFERENTI IN MOMENTI DIFFERENTI?
“In questo libro si riprende la teoria della Scuola Austriaca relativamente alla teoria della conoscenza; come diceva Carl Menger i beni e i loro valori di per sé non esistono e siamo noi ad attribuire a questi dei valori. Esistono dei dati sensoriali che sono il nostro punto di partenza, quindi il livello successivo rispetto all’opinione, per Hayek, è la conoscenza, che classifichiamo sulla base di nuove esperienze e conoscenze esprimendo il valore dei dati sensoriali; il processo di conoscenza inizia in tutti in modo spontaneo: confrontando le altre opere di Hayek a partire dal saggio “Economia e conoscenza” etc.. ci si trova in una prospettiva diversa, rispetto alla capacità di conoscere dell’essere umano.” Questa è una fondamentale novità rispetto al momento storico di cui stiamo parlando, chiaramente.
LE LEGGI NECESSARIE DEL NOSTRO PENSIERO: LE CONSEGUENZE NON INTENZIONALI DEL PENSIERO
Secondo Hayek, ha detto il professor Cubeddu, siamo fondamentalmente limitati dalla nostra mente che si pone essa stessa in rapporto con il mondo esterno, diventando un punto di riferimento nel momento dialettico con gli altri. “Il libro di Hayek non ha avuto una percezione positiva: quest’opera era forse molto sfasata rispetto al suo tempo e per questo subisce una battuta di arresto, per lo più anche attualmente non è delle più note e delle più lette anche se è alla base di molte discipline.”
Nonostante le recensioni l’opera non fu recepita in modo particolarmente entusiasta: ha avuto un’importanza e la ha rispetto alla teoria liberale, oggi come oggi? Non abbiamo altra opera di pari ampiezza fino ad oggi, ha un valore politico che può essere sfruttato maggiormente.
“Per capire l’autore serve aver compreso anche quest’opera, perché serve a far luce sulla filosofia economica di Hayek! In quest’opera viene elaborata la teoria della conoscenza, da cui vengono tratte le diverse conclusioni di scienza economica, politica, metodologia scientifica, etc..”
L’ASPETTO SISTEMATICO DELL’OPERA FILOSOFICA DI HAYEK0
“Un filosofo classico che, rispetto a John Rawls che mostra solamente un pensiero politico e non una teoria di sistema, costruisce intorno al suo pensiero anche una struttura di sistema generale.”
UNA CONOSCENZA PRELIMINARE PER IL DATA SCIENTISMO
“Questo libro compare come un’illuminazione nella mia carriera personale e di studio: è stato possibile per me scoprire l’autore attraverso biografie e testi scritti su di lui. Quando ero studente universitario era consentito fare ricerca in modo piuttosto libero, più che non adesso. In quel frangente venni a conoscenza del fatto che il padre di Hayek era un famoso biologo – il professor Gilberto Corbellini ha spiegato in che contesto è cresciuto questo filosofo economico – lo stesso Hayek passa molto tempo all’interno di un istituto di Ricerca Svizzero dove si studiavano i meccanismi di conoscenza e del sistema nervoso.”
CONOSCENZA ED ESPERIENZA
“Hayek nell’estate del 1920 scrive il Paper Contributo a una teoria dello sviluppo della coscienza in cui si parla della coscienza, dei processi della memoria e della conoscenza dove ogni individuo scrive e pensa con il proprio passato”. Questa è fondamentalmente la novità.
Dunque – spiega Corbellini – che negli anni ’30 si era nella situazione di passività nei confronti della conoscenza, si vedeva il cervello come un contenitore ricevente e ordinante, dove la mente era una sorta di tabula rasa dove si vanno a inserire delle conoscenze sotto forma di esperienze. Tutti questi argomenti sono poi estrapolati nel 1952 con la riproposta della mente come elaboratrice in un processo spontaneo, che lavora sulla base di stimoli che si autoalimentano sulla base di successive interpretazioni astratte, il fondamento creativo del cervello umano.
COME COSTRUIAMO L’ESPERIENZA FENOMENICA
“Non possiamo incamerare la conoscenza nel sistema fisiologico umano, mettendo insieme le cose così come sono, ma possiamo categorizzare e mappare il mondo esterno, fissando queste mappe, in un processo di rafforzamento, di collegamento e di interazioni all’interno di questo progresso conoscitivo.” Il professor Gilberto Corbellini ha spiegato in questo frangente la Legge di Spencer Herbert.
LA VISIONE DI HAYEK E UNA BOZZA DI STATUTO DELLA TEORIA DELLA CONOSCENZA
“I teorici del comportamentismo erano fondamentalmente in prospettiva delle istituzioni economiche, mentre l’autore li fa a brandelli, dando una sorta di statuto epistemologico alla teoria della conoscenza.”
LA LETTURA DELL’ORDINE SENSORIALE PER TUTTI
“Nel 1955 Hayek scrive un articolo in cui parla dei Degrees of Expectation: con la biologia molecolare e con la cibernetica si darà una sorta di pilone ben solido all’interno del suo pensiero dove tutto diventa quindi più stabile e più funzionale.”
CONTRIBUTO ALLA TEORIA DELLA CONOSCENZA ANTICIPANDO HERBERT SPENCER
“E’ un testo teorico che cerca di far tornare tutto all’interno di una serie di principi generali, insieme a una serie di aspetti che non possono essere controllati: come facciamo a costruire l’esperienza fenomenica stante che le caratteristiche fisiche del mondo esterno non possono essere incamerate nel nostro sistema fisiologico? Per arrivare alla conoscenza servono interazioni, serve trovare delle mappe che possano rafforzare e aumentare collegamenti ed interazioni tra gli elementi del processo conoscitivo, che poi saranno i concetti della legge di Herbert Spencer, sull’evoluzione ed il progresso nella conoscenza. Il processo, ha detto Corbellini, si forma in modo spontaneo e non premeditato. Tutto avviene in modi che dipendono dal coordinamento di diverse attività spontanee che avvengono nel nostro cervello.”
LA RICERCA SU HAYEK
Dopo aver letto l’ordine sensoriale mi sono trovato con in mano una teoria della mente che mi consentiva di dare una chiave di interpretazione al modo di sentire liberale, ovvero cosa consenta a un sistema di essere libro, ma in una logica migliorativa, nonostante la nostra mente sia tribale di per sé: in quel contesto la libertà e l’indipendenza c’erano e le persone arrivavano a trovare delle soluzioni di natura politica. Con il progresso, una volta superato quello che è noto con il numero di relazioni approcciabili per una persona, allora siamo andati a capire che i sistemi economici e sociali sono modalità che fanno emergere l’ordine spontaneo. L’individuo non ha solo il diritto ad essere libero, ma la sua libertà è anche quella di gestire il proprio cervello. Persone che non hanno avuto le esperienze complesse rimangono a un livello mancante dal punto di vista della costruzione astratta. La coscienza è esperienza, ma vive della propria esperienza: la mia interazione dunque è creata e creativa. Secondo il professor Gilberto Corbellini le idee di Hayek sono evoluzioniste e fanno riferimento all’adattamento alla complessità, come conseguenza di una naturale e spontanea tendenza dell’essere umano all’organizzazione delle idee.
“Come possano due individui organizzarsi nelle società- ha detto Cubeddu- quello dipende da altri fattori. Ambiente e buone intenzioni possono essere determinanti nella costituzione delle società, si possono prospettare sistemi perfettamente organizzati, ma questo sarebbe in realtà un incubo.”
“Del sistema filosofico hayekiano abbiamo detto molte cose, ma principalmente è fondamentale capire che l’autore si poneva in un confronto diretto rispetto alla conoscenza e alle teorie del suo tempo. Ad esempio un caso è quello di Brentano. Ha fatto a pezzi anche la fenomenologia di Husserl, ha detto Corbellini.
” Il professor Cubeddu spiega come non esista una conoscenza autarchica, ma un processo di classificazione sulla base della nostra conoscenza che avvia a un’approssimazione verso qualcosa che non si può cogliere. Un’opera fondamentale.
MC