Bocciato Referendum Eutanasia, la lettera aperta di Marco Cappato

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Ieri sera eravamo davanti al palazzo della Consulta in attesa della decisione della Corte costituzionale sull’ammissibilità del nostro referendum. Con Filomena Gallo, Mina Welby, Valeria Imbrogno, la squadra di giuristi, i coordinatori della campagna e gli attivisti che sono riusciti a raggiungerci.

La maggioranza dei giudici della Corte ha deciso che non siamo liberi di votare per l’eutanasia legale.

Lo fanno anticipando una motivazione che consideriamo “politica” e che non condividiamo, assolvendo un Parlamento che ha ignorato per 820 giorni i moniti della stessa Consulta e negando a chi soffre la speranza di poter scegliere diversamente.

Eppure oggi, insieme a te, Martina, sentiamo di rilanciare il nostro impegno per una stagione di diritti e libertà.

Con l’Associazione Luca Coscioni rimaniamo a fianco di “Mario”, tetraplegico marchigiano, ora libero di scegliere fino a quando vivere la propria condizione, e di tutte le altre persone malate che vogliono poter avere questo diritto.

Faremo sentire al Parlamento la voce di tutte le persone che hanno firmato per il referendum, quasi 1.240.000: alla Camera dei Deputati si rischia di votare una pessima legge, che potrebbe ridurre il perimetro dei diritti conquistati con il processo per l’aiuto che ho dato a DJ Fabo nel 2017.

E continueremo ad attivarci nelle città con tutti coloro che vorranno aderire per offrire informazioni sulle DAT, il testamento biologico, sulle cure palliative e sul suicidio assistito.

Mina Welby ed io continueremo ad offrire informazioni e aiuto, a disobbedire, rischiando la nostra libertà per rispettare il diritto delle persone che soffrono, senza speranza di cura, di decidere sulla propria vita.

Per organizzare insieme queste e altre inziative, ti invitiamo a partecipare al Consiglio generale dell’associazione che sarà questa domenica, 20 febbraio, dalle 16 alle 19. Potrai seguire in diretta da YouTube su questo link.

Sono certo che potremo contare ancora sul tuo sostegno; quello che abbiamo realizzato insieme in questi mesi è molto importante. Una speranza concreta per rendere presto l’eutanasia legale in Italia.

Lotteremo fino alla fine.
La battaglia per la libertà sul proprio fine vita non si ferma.

A presto,

Marco Cappato

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