Telematica per i certificati di malattia

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di MARTINA CECCO

Ci siamo, siamo alle soglie della riorganizzazione della telematica per il cittadino, tempo di cambiamento anche per il lavoratore del settore pubblico, secondo i risvolti tecnici preannunciati dalla riforma per la Pubblica Amministrazione di Brunetta, si tratta di novità approvate in tema di usabilità dei servizi on line per le pratiche INPS e INAIL. Dopo l’aggiornamento da parte della Agenzia delle Entrate ora è arrivato il momento di questi due istituti nazionali, che curano l’interesse dei lavoratori.

La normativa di riferimento è quella del decreto del 26 febbraio 2010 pubblicato nella G.U. n. 65 del 19 marzo 2010, che da quella data ha stabilito l’inizio della prova di adeguamento, che per un periodo sperimentale di tre mesi funzionerà in contemporanea al precedente sistema di registrazione dei periodi di malattia del lavoratore dipendente, con validità in forma solo telematica per i certificati che saranno emessi a partire dal mese di giugno prossimo.

Il Dipartimento della Funzione Pubblica, con la circolare n.1/2010, ha dettato le relative indicazioni operative. Si tratta della entrata in vigore della norma che prevede l’invio in forma telematica del certificato medico per assenza dovuta a malattia. La prima categoria che sperimenterà questa forma di certificazione telematica con l’INPS è quella del lavoratore impiegato nel settore del pubblico.

Per la visita medica sono necessari il codice fiscale, la tessera sanitaria e devono essere indicati i recapiti di degenza o il domicilio, anche se diverso dalla residenza, dove il lavoratore deve garantire la reperibilità. I certificati non dovranno più dunque essere inviati entro 48 ore tramite raccomandata o a mano, bensì in via telematica. Restano invece invariate le norme per la reperibilità e per la informazione di cambi di luogo di degenza improvvisi.

Il sistema che riceve i certificati è il SAC – Sistema di Accoglienza Centrale, i medici convenzionati potranno usufruire di sistema di accreditamento presso il Ministero delle Finanze e l’INPS; mentre per i datori di lavoro il sistema di accreditamento dovrà essere esplicitato on line secondo le modalità previste dal decreto.

Di Martina Cecco

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