Problemi tecnici fermano l’altoforno 4: Acciaierie d’Italia perde a Taranto 5 mila tonnellate di ghisa al giorno

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Oggi Il Sole 24 Ore torna sulle criticità dello stabilimento siderurgico di Taranto gestito da  Acciaierie d’Italia. Domenico Palmiotti scrive: “Non è il mercato ad essere in crisi e l’effetto pandemia si è allontanato. Anzi, l’acciaio sta vivendo una vera e propria stagione d’oro, con impatto positivo sui conti delle aziende. Non così, invece, per Acciaierie d’Italia (dove è presente anche lo Stato attraverso Invitalia) frenata dai problemi degli impianti di Taranto che non marciano a regime“.

Ma qual è lo stop and go che frena la produzione dello stabilimento siderurgico di Taranto?
Scrive Palmiotti: “Per tutto il 2020 è toccato all’altoforno 2, fermo per lavori di messa a norma, e questo ha portato via dal computo circa 5mila tonnellate di ghisa al giorno da trasformare in acciaio. Poi da aprile scorso e sino a luglio è stata la volta dell’altoforno 4 e sono “saltate”, secondo numeri forniti dall’azienda, altre 5mila tonnellate giornaliere di ghisa. Adesso è di nuovo la volta dell’altoforno 4, che resterà fermo almeno sino al 20 gennaio, coinvolgendo, per trascinamento, anche l’acciaieria 1. Se nelle precedenti circostanze si è trattato di fare lavori sui due altiforni, adesso, invece, si tratta di capire cosa impedisce all’altoforno 4, a breve distanza dagli ultimi interventi fatti (e costati circa 70 milioni euro dicono sindacati), di produrre ghisa con regolarità. È del tutto evidente che la serie di stop and go si riflette sull’azienda che l’anno scorso, anche per la vicenda Covid, chiuse con un minimo storico di produzione, 3,4 milioni di tonnellate, e che quest’anno si era data un obiettivo di 5 milioni come primo step della risalita”.

Molto duro il comunicato del sindacato USB: “Mentre l’altoforno 2 è a fine campagna e stessa sorte avrà l’altoforno 1, l’altoforno 4, il più giovane, avrebbe dovuto garantire la continuita’ dell’attivita’ ma non avverrà a causa di mancati investimenti di manutenzione che causano seri problemi di sicurezza”. (http://www.norbaonline.it/dettaglio.php?i=118063)
Gennaro Oliva, coordinatore di fabbrica Uilm, dichiara ad AGI che “l’incontro odierno con l’azienda é andato malissimo. L’altoforno 4 viene fermato perché, emerso da settimane, c’è un serio problema tecnico al crogiolo che andrà rifatto. Ci hanno detto che l’altoforno 4 ripartirà il 20 gennaio ma su questa data nutriamo forti dubbi”. (https://www.lojonio.it/acciaierie-ditalia-altoforno-4-fermo-dall1-dicembre/)
Piccola annotazione tecnica: vi ricordate quando si diceva in passato per l’ILVA che un altoforno non può essere fermato? Tutte stupidaggini: gli altoforni di fermano e si riavviano quando l’azienda vuole.

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