Nel giorno del 104esimo anniversario della Grande Rivoluzione d’Ottobre bolscevica (7 novembre 2021), gli attivisti del partito nazionalbolscevico “L’Altra Russia di Eduard Limonov”, oltre ad aver esposto, nella città di Orenburg, lo striscione “Orgoglio di classe per sempre, 1917!” ed aver tenuto il tradizionale comizio in Piazza Lenin, a San Pietroburgo, deponendo garofani rossi al monumento dedicato a Vladimir Lenin, hanno denunciato la situazione sanitaria in Russia per quanto concerne l’emergenza Covid19.
In un comunicato del partito si legge che “All’inizio dell’epidemia di Coronavirus, i nazionalbolscevichi avevano chiesto allo Stato azioni severe e centralizzate. Invece il Presidente ha delegato la responsabilità della lotta alla pandemia ai governatori locali incapaci”.
Governatori che, accusano gli attivisti del partito fondato da Eduard Limonov, “hanno imposto restrizioni e manipolato statistiche relative a una sanità regionale già debole”.
“L’Altra Russia di Eduard Limonov” ha dichiarato che le misure prese dalle autorità locali hanno danneggiato migliaia di cittadini, rimasti disoccupati e di imprese piccole e medie. E, nonostante ciò, il Covid19, continua a diffondersi nel Paese.
Nel comunicato de “L’Altra Russia di Eduard Limonov” si legge che “Secondo gli specialisti, solo la metà dei morti nel 2020 è deceduta per gli effetti del Coronavirus, il resto a causa delle cure mediche. Secondo i dati ufficiali la popolazione russa è diminuita di 688mila unità nel 2020”.
I nazionalbolscevichi russi puntano il dito, pertanto, contro una sanità resa debole e inefficiente a causa dei numerosi tagli al bilancio pubblico e dell’irresponsabilità delle autorità politiche.
Denunciano in particolare che: “Non ci sono abbastanza posti letto, ossigeno, respiratori, specialisti nelle regioni. Da tempo non viene affrontato il lavoro operativo del servizio ambulanze. Contemporaneamente, le autorità cercano di sfuggire alle responsabilità, addossando la colpa di quanto sta accadendo ai cittadini stessi”.
Il partito “L’Altra Russia di Eduard Limonov”, nel comunicato, chiede che il Presidente della Russia guidi direttamente la lotta al Covid19, assumendosi direttamente le responsabilità della situazione nel Paese; che il Vice Primo Ministro Golikov e il Primo Ministro Mishustin si dimettano; che nelle regioni venga inviato l’esercito in aiuto del personale medico a vengano reperite risorse anche dalle cliniche mediche private; che vengano effettuati tamponi gratuiti, pagati dallo Stato; che vengano nazionalizzate le aziende che producono tamponi e attrezzature mediche e che vengano aumentati gli stipendi del personale medico e ripristinate le strutture sanitarie precedentemente chiuse, attrezzandole con dispositivi medici moderni.
Luca Bagatin