La liquidazione politica di Bettino Craxi, da parte dei poteri forti internazionali, finanziari, ma anche militari e politici, con sede negli USA e nelle stanze di Bruxelles, coincise con la fine politica del Socialismo in Europa. L’implosione dell’URSS e dei Paesi del Patto di Varsavia, contro la volontà dei rispettivi popoli, ma causate da golpe interni con il contributo esterno; la guerra che distrusse la Jugoslavia socialista; la guerra che distrusse l’Iraq socialista; la guerra che distrusse l’Afghanistan socialista e poi ancora, anni dopo, la guerra che distrusse la Libia socialista (e quella che tentò ti distruggere la Siria socialista).
E, ancora, i tentativi di golpe anti-socialisti in America Latina, sempre in agguato in Venezuela e a Cuba, ma che colpirono la Bolivia di Morales e l’Ecuador di Correa e il tentativo di liquidazione per via giudiziaria del socialismo brasiliano di Lula e del peronismo argentino della Kirchner.
Tutte cose sostenute dagli USA e dai suoi alleati, UE in primis.
Bettino Craxi se ne accorse tardi. Ma se ne accorse. Quando puntò il dito contro la globalizzazione liberal-capitalista, affermando: “Dietro la longa manus della cosiddetta globalizzazione si avverte il respiro di nuovi imperialismi, sofisticati e violenti, di natura essenzialmente finanziaria e militare”.
E quando scrisse il suo romanzo verità, pubblicato postumo, “Parigi – Hammamet”: http://amoreeliberta.blogspot.com/2020/02/parigi-hammamet-il-thriller-inedito-di.html.
Il Socialismo doveva morire, perché l’idea che gli oppressi prendessero in mano le redini del loro destino, sottomettendo gli sfruttatori capitalisti e borghesi, non poteva essere accettata.
Nonostante questo, oggi, molti Paesi socialisti resistono. Dalla Cina a Cuba, dal Vietnam al Venezuela; dalla Corea del Nord alle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk; dalla Siria al Laos e non solo.
Non è solo un’idea che non muore, ma le fondamenta di una civiltà che, quando sono solide, non possono crollare.
Da non dimenticare, ma anzi da sottolineare che, tanto lo scopo dell’anarchismo socialista di Proudhon (esaltato da Craxi), che il marxismo-leninismo, hanno come scopo l’estinzione della classe borghese e la dissoluzione dello Stato.
Ovvero l’avvento di una società completamente democratica e paritaria. Ovvero completamente socialista e autogestita.
La strada è sempre ardua, ma la Storia ha tutto da insegnare.
Luca Bagatin
www.amoreeliberta.blogspot.it