Tra cinema e letteratura di montagna

0
899

 

La 69. edizione del Trento Film Festival si concluderà alle 18.00 con il convegno “Cibo e paesaggio. Riflessioni su alcune pratiche alimentari del Trentino”,  a cura della tsm.

 

Al mattino la tavola rotonda con gli autori vincitori del Premio ITAS del Libro di Montagna che dialogano con Enrico Brizzi e Lorenzo Carpanè, mentre a Radio Dolomiti Fabrizio Torchio e Riccardo Decarli racconteranno delle indagini di Sherlock Holmes… sulle Dolomiti.

 

Al Multisala Modena le repliche dei film premiati, mentre sulla piattaforma i film rimarranno disponibili fino al 16 maggio.

 

Eventi e incontri 

 

La 69. edizione del Trento Film Festival giunge alla sua giornata conclusiva con un’ultima serie di appuntamenti. Alle 10.30 si comincia come di consueto con il Caffè Scientifico, in diretta su Radio Dolomiti, in cui si parlerà degli effetti della presenza del lupo sui Monti Lessini con Andrea Delmonego, proprietario di Malga Riondera (Ala). 

 

Alle 11.00 in live streaming da Palazzo Roccabruna la Tavola rotonda con i vincitori del Premio ITAS del Libro di Montagna 2021 che si confronteranno sul raccontare, descrivere e studiare la montagna con Enrico Brizzi, presidente di Giuria, e Lorenzo Carpanè, coordinatore del Premio. L’evento sarà trasmesso in diretta sul sito web, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Festival.

 

A seguire due appuntamenti con la rubrica Emozioni tra le pagine. Alle 11.30, in diretta su Radio Dolomiti, la presentazione dei libri Sherlock Holmes e il tesoro delle Dolomiti e Sherlock Holmes e il segreto del Monte Bianco (Mulatero), che vedono  Sherlock Holmes e il dottor Watson alle prese due casi da risolvere, tra intrighi pericolosi e scalate audaci tra le Dolomiti e il Monte Bianco. Parteciperanno gli autori Riccardo Decarli e Fabrizio Torchio. 

 

Alle 18.00 sempre da Palazzo Roccabruna la presentazione del libro Cibo e paesaggio. Riflessioni su alcune pratiche alimentari del Trentino (ETS). Gli autori Alberto Cosner e Angelo Longo dialogheranno con Ilaria Perusino ( tsm|step – Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio) sul legame tra agricoltura, cibo e paesaggio. Un volume che evidenzia come l’eccellenza dell’agricoltura di montagna sia il principale antidoto contro l’omologazione delle attività colturali, dei prodotti, dei consumi alimentari e dei paesaggi alpini. L’evento, in collaborazione con Palazzo Roccabruna e tsm – Trentino School of Management, sarà trasmesso in diretta sul sito web, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Trento Film Festival. 

 

Programma Multisala Modena di Trento 

 

L’ultima giornata di Festival è dedicata alle repliche dei film vincitori ed inizia 15.15 in Sala 2 con Legado Italiano (Márcia Monteiro, Brasile / 2020 / 84′) vincitore del Premio RAI, che tratta dell’emigrazione trentina e veneta nella regione montuosa meridionale di Serra Gaúcha in Brasile, concentrandosi sulle influenze linguistiche, culturali e quelle legate ad un prodotto tipicamente Italiano: il vino.

Alle 15.30 in Sala 1 due proiezioni a cui è stata riservata la Menzione Speciale della Giuria: Icemeltland Park (Liliana Colombo, Italia, Regno Unito / 2020 / 40′) e The Magic Mountain (Eitan Efrat, Daniel Mann, Belgio / 2020 / 67′), un’esplorazione di tre luoghi sotterranei in Europa tra credenze, immaginari e aneddoti storici non ufficiali.

In Sala 3 sempre alle 15.30 One Day (Jin Jiang, Cina / 2020 / 24′), vincitore della Genziana d’argento come miglior cortometraggio, che conduce il pubblico in un cammino di un vecchio che si dipana dal mattino alla sera, attraverso le quattro stagioni, fino a tornare a casa.  A seguire, Holy Bread (Rahim Zabihi, Iran / 2020 / 54′), vincitore del Premio del Club Alpino Italiano Genziana D’oro come miglior film di alpinismo, popolazioni e vita di montagna, che documenta il lavoro estremamente pericoloso dei “kulbar” curdi, lavoratori che cercano di mantenere le loro famiglie trasportando merci attraverso il confine iraniano portando i loro carichi lungo sentieri di montagna rocciosi, ripidi e scivolosi a causa della neve o del caldo torrido.

 

Le proiezioni del pomeriggio continuano in Sala 2 alle 17.30 con  Schianti (Tobia Passigato, Italia/2021/15′), vincitore del Premio Studenti Università di Trento, Bolzano e Innsbruck, dedicato un’opera di particolare valore culturale realizzata da un autore di età inferiore ai 33 anni. Il documentario racconta l’esperienza di Lucia, Elsa e Silvano e del bosco che per anni avevano vissuto, amato e curato, spazzato via della tempesta Vaia. A seguire, Chaddr – A River Between Us (Minsu Park, Germania / 2020 / 88′ ), vincitore del Premio della Giuria,  che racconta la storia una ragazza di 17 anni, Stanzin, e del suo villaggio natale nel cuore dell’Himalaya, in Kashmir, alle prese con grandi cambiamenti: il riscaldamento globale e il progresso tecnologico, due elementi che stanno rapidamente cambiando la vita delle persone.  

In Sala 1 alle 17.45 Songs of the Water Spirits (Nicolò Bongiorno, Italia/2020/110′), vincitore del Premio MUSE Videonatura, ambientato in Ladakh, una regione himalayana dell’India in profonda trasformazione, che sta affrontando un percorso di rigenerazione culturale costantemente in bilico tra il richiamo di una tradizione arcana e uno sviluppo rampante, che mette a rischio l’ambiente e snatura i suoi abitanti. 

Sempre alle 17.45 in Sala 3 La casa rossa (Francesco Catarinolo, Italia, Groenlandia /2020 / 82′), vincitore del Premio Solidarietà Cassa Rurale di Trento e del Premio Lizard – Viaggio e avventura, che racconta la storia di Robert Peroni, ex esploratore altoatesino che trent’anni fa molla tutto per trasferirsi nella Groenlandia orientale, dove dagli anni ’70, quando la Comunità Europea vieta il commercio di pelli di foca, vive una civiltà millenaria privata della sua unica forma di sostentamento economico.

 

Le proiezioni serali iniziano alle 19.45 in Sala 2 con Diga (Emanuele Confortin, Italia / 2021 / 38′), vincitore del Premio Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO e del Premio Museo Usi e Costumi della Gente Trentina, che segue la famiglia Baldessari di Bellamonte, detti “Diga”,  transumanti da quattro generazioni, che in autunno lasciano la Val di Fiemme per cercare l’erba in pianura, ritornando a casa solo per la primavera. A seguire, PrimAscesa – La montagna creata dall’uomo (Leonardo Panizza, Italia, 2021 / 52’), vincitore del Premio CinemAMoRE, che narra l’eccezionale prima ascesa di una delle ultime cime inviolate rimaste al mondo: una montagna di rifiuti, quella che ognuno di noi contribuisce a creare ogni giorno. 

In Sala 1 alle 20.00  Die letzten Österreicher (Lukas Pitscheider/Austria, Ucraina /2020/ 85′), vincitore della Genziana d’argento come miglior contributo tecnico-artistico. Il documentario è ambientato a Königsfeld, un villaggio austriaco nel mezzo dei Carpazi ucraini, dove vivono gli antenati degli abitanti austriaci trasferiti dall’ allora monarchia asburgica, nel XVIII secolo. Oggi la comunità di lingua tedesca conta solo poche decine di membri, dopo l’emigrazione a ovest negli anni ‘90 della maggior parte della popolazione. Migrare per alcuni sembra essere l’unico modo per sopravvivere, altri traggono nuove speranze dal portare nella valle il turismo.

Infine, in Sala 3 alle ore 20.00  The Wall of Shadows (Eliza Kubarska, Polonia / 2020 / 94′), vincitore del Premio “Mario Bello”, Istituito dal Centro di cinematografia e Cineteca del Club Alpino Italiano al film che meglio rispecchi i valori e gli ideali del Club Alpino Italiano.  Il film segue la spedizione di un gruppo di scalatori in un trekking fino alla parete est del Kumbhakarna in Nepal, una montagna sacra che, secondo gli sherpa, non deve essere scalata. Tuttavia, la necessità di guadagnare il denaro necessario all’educazione dei figli mostra come una famiglia di sherpa faccia fronte alle condizioni estreme e al proprio credo religioso, per rendere possibile la salita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome