Per ricordare tale triste evento, gli attivisti nazionalbolscevichi de “L’Altra Russia di Eduard Limonov” e il partito “Comunisti di Russia”, hanno tenuto – il 24 marzo scorso – un picchetto dimostrativo, con distribuzione di volantini, nella città russa di Velikij Novgorod, poco lontana da San Pietroburgo.
Il senso dell’evento, come riportato dal comunicato degli organizzatori, è stato ricordare che cosa causò il crollo del socialismo, sia in Jugoslavia che in URSS e nei Paesi del Patto di Varsavia.
Tutto ciò – come ricordato dagli attivisti nazionalbolscevichi e comunisti – ha infatti portato “alla fine dell’uguaglianza sociale e alla giusta redistribuzione delle risorse per il popolo; ha portato a sanzioni internazionali contro la Russia e alla dipendenza dell’economia russa dal capitale occidentale”.
“L’Altra Russia di Eduard Limonov” e i “Comunisti di Russia” hanno così voluto ricordare quella che definiscono “la tragica data della strage degli aggressori americani verso un Paese amichevole” e anche ricordare “a cosa ha portato il crollo dell’URSS e il rifiuto dei popoli uniti del blocco orientale dell’idea di socialismo e uguaglianza sociale”.
L’appello finale degli attivisti si è concluso con la frase: “Ripristiniamo il socialismo in Russia, ripristiniamo la giustizia in tutto il mondo !”
Negli ultimi tempi i due partiti russi di opposizione al governo liberal conservatore di Putin, stanno collaborando a diverse iniziative comuni, fra le quali l’organizzazione di un recente reading pubblico delle opere di Eduard Limonov.
Luca Bagatin