Il 6 dicembre prossimo, in Venezuela, si terranno le elezioni legislative.
Oltre 20 milioni di venezuelani saranno chiamati alle urne per eleggere 277 deputati dell’Assemblea Nazionale e, a partecipare, si sono iscritti 107 partiti, come comunicato dal Consiglio Nazionale Elettorale (CNE).
Ciò, nonostante l’autoproclamatosi “Presidente”, ovvero l’ex deputato dell’opposizione Juan Guaidò, abbia avviato una campagna di boicottaggio, definendo le elezioni “una truffa” organizata dal governo.
Sabato scorso, il Presidente legittimo, ovvero il socialista Nicolas Maduro, ha denunciato che in Colombia si stanno organizzando azioni per sabotare le elezioni, attraverso l’addestramento di più di 1000 mercenari, da parte dell’esercito colombiano e dei servizi segreti.
“Sono noti al Presidente della Colombia Ivan Duque” – ha dichiarato Maduro – “che li protegge e li sostiene, e fa parte di questi piani per addestrare mercenari, terroristi che cercano di infiltrarsi in Venezuela per sabotare il clima politico e elettorale che deve guidarci, il 6 dicembre, alle elezioni per eleggere l’Assemblea Nazionale”.
Maduro ha fatto presente che metterà in campo una task force di intelligence, di polizia e militare al fine di prevenire tali attacchi.
“Il Venezuela ha attraversato 24 tornate elettorali, in questi vent’anni” – ha fatto presente Maduro – “di queste 24 tornate, ne abbiamo vinte 22 attraverso il voto popolare, ne abbiamo perse 2 e l’abbiamo riconosciuto immediatamente”.
Il Presidente Maduro ha altresì invitato tutti i movimenti e le organizzazioni sociali che lo desiderano ad andare in Venezuela, come osservatori internazionali, per verificare la regolarità del processo elettorale.
Luca Bagatin