Storica vittoria dei movimenti delle donne e un passo in avanti verso una parità di genere reale in Kuwait. Otto donne sono state nominate giudice della Corte Costituzionale. È la prima volta che ciò accade nel paese. Infatti, anche se la società kuwaitiana è una delle più avanzate del Golfo, rispetto al tema della parità di genere e ai diritti delle donne, con figure femminili ai vertici del governo, è ancora molto presente nel paese il modello di famiglia tradizionale. In esso le donne continuano a vivere o a convivere con severe e pesanti restrizioni, che possono influenzare lo stile di vita e il loro livello di istruzione, fattori che possono influenzare a loro volta la qualità di vita delle stesse.
Le giuriste hanno prestato giuramento nei giorni scorsi, segnando un momento importante per la storia dello stato del Golfo. La corte costituzionale è composta da 54 giudici, scelti tra giuristi ed accademici. Il meccanismo di reclutamento prevede una sorta di quota rosa che è l’8%. Una percentuale bassa ma pur sempre un segnale importante che segna il passo e indica la direzione verso cui proseguire questo tipo di percorso.
Il traguardo però non è stato affatto facile perché è arrivato dopo una lunga battaglia legale che ha consentito poi alle neo giudici dello Stato del Golfo di ricoprire il ruolo di magistrato, che era in precedenza esclusivo appannaggio maschile.
Yousef al-Matawa, presidente del consiglio giudiziario supremo del Kuwait e della corte di cassazione, ha dichiarato che il lavoro delle donne giudici sarà però valutato con attenzione per un certo periodo di tempo, non ha specificato quanto sarà lungo questo periodo di prova.
Soddisfazione e commozione da parte della rappresentante della Kuwaiti Women’s Cultural and Social Society, Lulwa Saleh Al-Mulla, la sua organizzazione si è battuta a lungo per il diritto delle donne a servire il paese come giudici.
Alle donne del Kuwait è stato concesso il diritto di voto e la possibilità di candidarsi a una carica politica nel 2005. Nello stesso anno è stata nominata la prima donna ministro, Massouma al-Mubarak. Nel 2009 sono state elette le prime parlamentari e oggi alcune ricoprono ruoli governativi.
Emanuela Locci