Credo sapessi già tutto da lassù.
E ce l’hai fatta.
Serena sta per avere finalmente giustizia.
La tua battaglia inizio’ quel giorno di giugno 2011, quando Serena fu ritrovata morta in un boschetto.
Hai dovuto combattere tra depistaggi e processi sbagliati .
Tra bugie che allontanavano verità.
E poi la svolta.
La riapertura delle indagini e quella verità che avevi sempre sostenuto.
L’omicidio di Serena era avvenuto dentro la caserma di Arce.
Dopo un litigio con il figlio del maresciallo Mottola.
Intanto, sono trascorsi quasi 20 anni.
Ma ora Serena avrà un processo equo.
Senza più i muri del pregiudizio.
Il gup del Tribunale di Cassino, Domenico Di Croce, ha rinviato a giudizio i carabinieri Vincenzo Quatrale, Francesco Suprano e l’ex comandante della stazione di Arce Franco Mottola, oltre alla moglie Anna Maria e al figlio Marco.
Tutta la famiglia Quatrale è accusata di concorso nell’omicidio.
Oltre all’accusa di istigazione al suicidio del brigadiere Santino Tuzi.
Per Francesco Suprano si ipotizza invece il favoreggiamento.
È il primo punto fermo in una vicenda giudiziaria travagliata che ti ha fatto diventare l’uomo che abbiamo conosciuto.
Tenace, pur nel tuo dolore di padre, orfano di una figlia morta giovanissima, a cui hai dedicato anima e corpo.
In questi anni, i tuoi occhi tristi non si sono mai abbassati davanti a nessuno.
Non si può abbassare lo sguardo quando la coscienza è pulita.
Ora sarà la Giustizia che lavorerà al tuo posto.
L’inizio del processo per la morte di Serena, è fissato per il 15 gennaio prossimo.
Guglielmo Mollicone, il papà, morto nel maggio scorso, non potrà essere presente.