Mi piace pensare
che i soliti rematori al contrario di questo governo, almeno per una volta, riescano a tacere.
Che mettano qualcosa nella bocca senza che nulla fuoriesca.
Almeno oggi.
Giorno in cui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte restituisce una dignità all’Italia.
Un’Italia tenace, determinata, saggia.
Ecco, questa e’ la parola giusta di cui da tempo non si faceva uso.
Saggezza.
Rara dai tempi di una destra “sprecona” e azzeccagarbugli.
Di una sinistra poco incisiva. Inesistente.
Conte ha portato a casa 209 miliardi di euro!
Dopo un vertice europeo durato ben quattro giorni.
Ricordatemi quando è accaduta una cosa simile perché non ne ho memoria.
Grazie a un uomo, Conte, che con diplomazia, con strategie di comunicazione non riscontrabili in alcun altro presidente del consiglio italiano fino ad oggi, è riuscito ad ottenere un risultato storico.
Ecco, mi auguro che almeno oggi, i paninari e gli urlatori, facciano qualcosa che non sono stati mai capaci di fare prima.
Ripiegare in silenzio.
Il doveroso silenzio di chi in questi mesi ha dato solo fiato alle trombe senza suonare musica ma veleno.
Confusione e odio tra persone per bene già provate da crisi mal gestite dai precedenti governi e da una pandemia mondiale.
“Nel Recovery Fund in discussione ieri sera si trovavano 390 miliardi di euro trasferimenti diretti e una cifra fra 310 e 360 miliardi di prestiti da rimborsare fra il 2026 e il 2056. I tempi lunghissimi e i tassi bassissimi dei prestiti rendono anche questi, in parte, di fatto dei trasferimenti diretti”.
Un pacchetto rivoluzionario!
A loro, i soliti noti, quelli che dicono di avere tutte le soluzioni in tasca, mai attuate dopo tanti anni di governo, quelli che dicono di pensare prima agli italiani, suggerisco di imparare prima “l’arte del fare”.
Di parole vuote ne abbiamo piene le tasche.
Le cose si fanno “partecipando”, non sbraitando nelle piazze per istigare all’odio.
Abbiamo bisogno di pace e soprattutto, di cervelli in movimento.
Claudia Saba