Il 56% degli elettori non si è, infatti, recato alle urne. Già molto che quasi la metà dei francesi si sia recata, visto il rischio contagi a seguito dell’emergenza Coronavirus, che sta colpendo anche la Francia. In tal senso si stanno già levando voci per sospendere il secondo turno, previsto per domenica prossima.
A Parigi, pur perdendo molti consensi rispetto alla tornata precedente, si conferma al primo turno la socialista Anne Hidalgo (29,33%), che dovrà vedersela al secondo turno con la repubblicana Rachida Dati (22,72%).
Molto male, in generale, per il partito governativo di Macron. Il suo partito di ispirazione liberale – La République En Marche (LREM) – va male ovunque, da Parigi (17,26%) sino a Lione (14%) e Bordeaux (12,69%). La china che sembra prendere appare dunque ormai quella del Movimento Cinque Stelle italiano, ovvero arrivare in terza posizione, perdendo numerosissimi consensi.
A Le Havre, già feudo del centrodestra repubblicano, il premier macronista Edouard Philippe ottiene il 43,59%, ma è tallonato dal candidato del Partito Comunista, Jean-Paul Lecoq, con il 35,87 e quindi i due dovranno vedersela al secondo turno.
I comunisti del Partito Comunista Francese, in generale, ottengono ottimi risultati e sono forse la sopresa di questa tornata elettorale. Hanno ottenuto, infatti, in generale, più municipi rispetto al Fronte Nazionale della Le Pen, a LREM e agli ecologisti, eleggendo o rieleggendo candidati in ben 133 comuni.
Gli ecologisti ottengono buoni risultati nelle città principali di Lione (29%), Strasburgo (27,87%), Bordeaux (34,38%), Grenoble (46,67%), ma confermano pochi eletti/rieletti in questa tornata.
Il Fronte Nazionale di Marine Le Pen si conferma in alcune città come Fréjus (51%) e Hénin-Beaumont (74,1%). Mentre nella città di Perpignan il FN è in testa con il 36,5% dei voti.
Luca Bagatin