Narrare l’etica e l’economia

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Primo corso Intergenerazionale promosso e organizzato, dal 1 febbraio al 7 giugno 2010, dalla Commissione Sviluppo Economico e Politiche di Coesione.

Dieci punti di vista per le nuove generazioni.


«La crisi che ha colpito l’economia mondiale è, per la prima volta, globale (…) La crisi attuale conferma la necessità di un rapporto fra etica ed economia, mostra la fragilità di un modello prono a eccessi che ne hanno determinato il fallimento (…) Uno sviluppo di lungo periodo non è possibile senza l’etica (…) Per riprendere la via dello sviluppo occorre creare le condizioni affinché le aspettative generali, quelle che Keynes chiamava di lungo periodo, tornino favorevoli. E’ necessario ricostituire la fiducia delle imprese, delle famiglie, dei cittadini, delle persone nella capacità di crescita stabile delle economie» .

L’attenzione al tema economico è motivata dal fatto che, quello del corretto uso delle risorse per vivere l’esistenza, coinvolge davvero tutti. «Ecco perché – come scrive il Prof. Samuele Sangalli, direttore scientifico del Corso e Professore di Etica ed Economia presso l’Università Luiss Guido Carli – nella fase di storia dell’Occidente in cui ci troviamo a vivere, spesso difficile da definire se non con rimandi a ciò che non c’è più (post-moderna, post-ideologica, post-cristiana), nella difficoltà di trovare interessi comuni capaci di stimolare energie per un lavoro sinergico, si ritiene che l’attenzione alla tematica economica sia un ottimo punto di partenza per avviare alla riflessione sulla pertinenza del discorso etico per prendersi cura della vita del singolo e della comunità; per costruire la maturità umana di ogni giovane: un’adultità che non sia distonica tra competenza professionale e statura morale. Vogliamo perseguire questo progetto confrontandoci da un lato ovviamente con la storia delle proposte etiche, per la maggioranza laiche, che il nostro percorso storico ci ha richiamato, dall’altro attingendo alla millenaria saggezza umanistica codificata nelle grandi proposte religiose della storia umana. Siamo infatti alla ricerca di una tavola universale delle virtù e dei vizi in cui si forma colui che intende regolare il suo agire in base al rispetto dei diritti universali, inviolabili e inalienabili della persona umana».
Nella constatazione di un tendenziale depotenziamento delle sedi naturali e tradizionali di confronto pubblico, il presente corso si propone come luogo dove fare una esperienza di dialogo con autorevoli protagonisti dell’economia, della politica e della cultura del nostro Paese, oltre che un luogo dove informarsi ed imparare.

IL CORSO

Si è prescelto l’approccio narrativo – in un periodo storico in cui «L’arte di narrare si avvia al tramonto. Capita sempre più di rado d’incontrare persone che sappiano raccontare qualcosa come si deve: e l’imbarazzo si diffonde sempre più spesso quando, in una compagnia, c’è chi esprime il desiderio di sentir raccontare una storia» – perché ha una forte capacità di orientare; poiché «narrare storie significa mettere in circolo valori, direzioni, orientamenti; in qualche modo, dunque, attraverso la narrazione si dà normatività e regole senza che queste siano direttamente emanazioni di procedure o di disposizioni» .
In questa prospettiva metodologica si affronterà l’esame del rapporto possibile tra etica ed economia, considerando più punti di vista (il punto di vista è ciò che ci governa nel fare le cose) magari per confermare i propri ma dopo aver fatto un giro largo che consenta di guardare le cose da angolature che sono differenti.

Il corso, totalmente gratuito è aperto a tutti i giovani dai 18 ai 30 anni che condividano intenti e finalità della proposta e si articola in dieci lezioni, nelle quali saranno declinate dieci differenti interpretazioni del rapporto tra etica ed economia. Lezioni dialogiche, non cattedratiche, che prevedono il confrontarsi, quanto meno, di due selezionati autorevoli punti di vista, rialimentando con generosità (perché “fare scuola” significa dedicare senza un obiettivo di ritorno immediato) i canali di sviluppo dei giovani che fanno gruppo attorno a posizioni di vertice, o premono dal basso per trovare una loro strada personale.

• Direttore Scientifico del Corso: Prof. Samuele Sangalli (Professore di Etica ed Economia presso l’Università Luiss Guido Carli)
• Ideatore e Responsabili del Corso: Francesco Nicotri (Presidente della Commissione Sviluppo Economico e Politiche di Coesione) e Daniele Nahum (Vice Presidente della Commissione Sviluppo Economico e Politiche di Coesione)
• Referente per il FNG: Giuseppe Failla (Consiglio Direttivo FNG, consigliere di riferimento della Commissione

In allegato la scheda di partecipazione [.doc – 145 Kb] e il calendario delle lezioni [.doc – 199 Kb] da completare ed inviare, entro il 12 gennaio 2010, all’indirizzo: info@forumnazionalegiovani.it

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