Intesa Sanpaolo ha deciso di finanziare con 77 milioni di euro l’azienda indiana Adani, il cui progetto più noto e controverso riguarda lo sfruttamento di un enorme giacimento di carbone in Australia, proprio dove milioni di animali e intere foreste sono state ingoiate dagli incendi.
Finanziare una bomba climatica come una miniera a carbone, è una scelta folle in ogni parte del mondo: finanziarla in un territorio devastato dai cambiamenti climatici come l’Australia, lo è ancora di più!
Questa non è la prima “sporca intesa” di Intesa Sanpaolo: la banca infatti è anche tra i finanziatori del contestatissimo progetto dell’oleodotto Dakota Pipeline che minaccia gli indiani Sioux, bloccato da Obama e poi autorizzato da Trump.
Il progetto più controverso di Adani in Australia si chiama Carmichael e prevede la realizzazione di quella che diventerebbe la più grande miniera di carbone a cielo aperto australiana, una tra le più estese al mondo. Adani vorrebbe estrarre 60 milioni di tonnellate di carbone all’anno per sessant’anni: una volta bruciato, questo carbone provocherebbe il rilascio nell’atmosfera di 4,6 miliardi di tonnellate di CO2.
Noi chiediamo ad Intesa Sanpaolo di fare la sua parte nel distanziarsi, velocemente, da quelle aziende che continuano a devastare il nostro Pianeta e a mettere a rischio il nostro futuro.
L’Australia è ridotta allo stremo, e questo è un investimento sporco che va fermato subito!
Luca Iacoboni, Campagna Energia e Clima – Grenpeace Italia