Assoluzione di Marco Cappato

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epa08087943 Italian right-to-die activist Marco Cappato attends a hearing of his trial in Milan, northern Italy, 23 December 2019. Milan prosecutor Tiziana Siciliano on the day asked a court to acquit right-to-die activist Marco Cappato, who is accused of assisting suicide for helping 40-year-old blind and tetraplegic Italian ex-DJ Fabiano Antoniani, better known as DJ Fabo, take his own life at a Swiss clinic in 2017. The case has returned to Milan after the Constitutional Court ruled in September that assisting suicide is lawful in some cases when asked for an opinion on it. EPA/MATTEO BAZZI

Assolto Marco Cappato, a processo per avere aiutato Fabiano Antoniani, noto come “Dj Fabo”, a porre fine alla sua vita.
 La corte d’Assise di Milano lo ha assolto “perché il fatto non sussiste”.
Un lungo applauso in aula ha accolto la sentenza.
“Fabiano avrebbe festeggiato”, ha commentato Valeria Imbrogno, fidanzata di Fabiano.
Prima della sentenza, Cappato aveva dichiarato: “Voglio sottolineare come dalla morte di Fabiano Antoniani a oggi numerose persone non sono in grado di quantificare, qualche, poche decine sono state aiutate ad andare in Svizzera a morire nella piena informazione delle istituzioni del nostro Stato e senza che mai fosse attivata l’azione penale obbligatoria, quindi evidentemente c’è qualcosa che viene considerato almeno di fatto un aiuto legittimo”.
Con questa sentenza si restituisce ad ogni individuo il diritto alla vita.
Di decidere come vivere o morire.
La strada è ancora lunga, ma si è creato comunque un precedente.
Marco Cappato è imputato insieme a Mina Welby, anche per aver aiutato Davide Trentini a mettere fine alle sue sofferenze.
La prossima udienza per questo caso, si terrà il 5 febbraio a Massa.
Dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale, l’assoluzione era scontata.
E, a seguire, arriverà certamente un’altra assoluzione.

Di Luisa Betty

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