Botta e risposta fra Milena Gabanelli e Antonio Graziano sull’evasione fiscale

0
2351

Si pubblica di seguito la lettera inviata dall’addetto stampa di DirPubblica Antonio Graziano a Milena Gabanelli, nota giornalista che ha lavorato in RAI, in tema di evasione fiscale, come segue:

Gentilissima Milena,
consentimi di segnalarti benevolmente alcune osservazioni sul tuo intervento riguardante l’evasione fiscale.
L’unico merito del tuo intervento è la reazione e l’attenzione che i media dedicheranno al tema dell’evasione, per il resto ti invito a fare alcune riflessioni sulla tua superficiale analisi, specie per la parte riguardante l’Agenzia delle Entrate:

hai affermato, che, l’Agenzia delle Entrate, pur avendo deroghe per approvvigionarsi di specialisti interni, ha effettuato concorsi per dirigenti, tutti bloccati ed uno solo ha avuto il via libera dal consiglio di stato e quindi solo tra due anni si avranno i vincitori;
nel 2018, il recupero dell’evasione ha avuto un calo del 28%.

L’Agenzia delle Entrate è un Ufficio pubblico, ma i propri dipendenti hanno un contratto di diritto privato; per avere la possibilità di utilizzarli per incarichi, di volta in volta, dovrebbero svolgere un percorso di carriera (come nella Guardia di Finanza) che non esiste nel regime privatistico. Ed infatti, Tu non sai che i dipendenti delle Agenzie fiscali non hanno diritto ad una carriera; in luogo di questa si è instaurata una forma selvaggia ed incontrollata di avanzamenti autocratici che DIRPUBBLICA ha tentato di bloccare (di Dirpubblica, infatti, hai parlato per tutto il tempo dell’intervista, sebbene Tu non l’abbia mai nominata).

I concorsi sono stati bloccati perché, sebbene fossero conformi a leggi preconfezionate da una politica sprovveduta, non lo erano nei confronti della Costituzione e tale condizione l’hanno conservata senza trovare alcun Responsabile (politico o amministrativo) che cambiasse rotta, cosa, quest’ultima, possibile, lecita ed efficace.

Nel pianeta “Agenzie Fiscali”, dal 2000 al 2015 sono stati utilizzati dei prescelti dal “regime” senza conseguire alcun risultato apprezzabile: nel 2012 l’evasione fiscale era a quota 120 miliardi di Euro e l’Agenzia delle Entrate ne recuperava meno di 7 (costando all’Erario 4 miliardi di Euro l’anno). Peccato che Tu non abbia letto la nostra inchiesta del 2012 (in pieno sistema incaricatizio) sul recupero dell’evasione fiscale intitolata: “La pubblicità ingannevole dell’Agenzia delle Entrate”, pubblicata da ITALIA OGGI SETTE il 16/07/2012 (vedi https://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=1353) questione che è riemersa, in tutta la sua gravità, a Treviso, il 21/06/2019 presso BHR Treviso hotel (vedi “L’accertamento fiscale e la crisi di un’azienda” https://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=4037).
Concorsi illegittimi condotti a forza, oltre ogni ragionevole limite; volute e predeterminate negligenze senza responsabili, questo è il risultato! Prima, in tutte le agenzie fiscali, sono stati utilizzati 1200 incarichi dirigenziali fino al 2015 con gli esiti che abbiamo detto; poi l’Agenzia delle Entrate, si è approvvigionata di migliaia di specialisti con POS e POT, sempre interni, e dal 2018 con le POER, tutti istituti sotto giudizio della Corte costituzionale, ottenendo il 28% di risultato in meno, come Tu hai dichiarato!

Milena, peccato che non hai affrontato il problema della Corruzione nell’Agenzia delle Entrate, perché vedi che evasione e corruzione sono due sorelle siamesi, vedi un’altra nostra antichissima inchiesta ancora ascoltabile da Radio Radicale (https://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=1163) e, più recentemente “L’Agenzia delle Entrate non funziona … le ragioni le abbiamo esposte il 14/12/2014” https://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=1523 e “Corruzione in aumento; nel 1992 dicevano che il rimedio era la privatizzazione” https://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=1371.

Roma, 19 settembre 2019

Antonio Graziano

Si rende noto il LINK con la risposta da parte della Giornalista Milena Gabanelli

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome