Open Source: Linux per tutti

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di Martina Cecco

Risorse Free più sicure e con alta durabilità negli anni

Linux Day presentato dalla LinuxTrent, una associazione senza fini di lucro che dal 1998 promuove il Software Libero coinvolgendo nella propria missione il mondo delle scuole e della pubblica amministrazione: ne abbiamo parlato durante la Fiera Fà la Cosa Giusta con Roberto Resoli e Enrico Sester, rispettivamente portavoce di Linux Trent, Analista di Software e di sistema presso il Comune di Trento il primo e formatore per Linux Trent il secondo.

Chi siete e che cosa fate nella associazione Linux Trent? “Linux Trent si occupa di spiegare alla gente che Linux è un sistema adatto anche per chi non lavora nel settore dell’informatica – spiega Enrico Sester – lo facciamo attraverso eventi e incontri periodici, anche se Linux Trent è una vera e propria associazione senza scopo di lucro.” LinuxTrent Oltrefersina è composta da Tiziano Sartori, Giuliano Natali (diaolin), Paolo Lenti, Roberto Resoli ed Enrico Sester.

Si parla spesso di software libero, di programmi e di sviluppo dei programmi Linux è completamente gratuito? “Non esattamente – spiega Enrico – le risorse Open Source permettono di lavorare sul programma e di rivedere i lati critici, migliorarlo, metterci del suo, non vuol dire che sia sempre tutto gratuito.” Nello spazio Linux c’è una macchina simulatore per provare Ubuntu e Kubuntu, portati per il Linux Day 2009 e in omaggio a chi li testerà. Ubuntu è simile all’interfaccia Machintosh, Kubuntu assomiglia al casalingo Windows. “Tutti i programmi di Office possono essere importati sul sistema, anche Open Office, Mozzilla, Programmi di posta e così via, solo che qui si spiegano passo passo all’utente i progressi del suo lavoro, spiega che cosa sta succedendo alla macchina e che cosa sta facendo l’utilizzatore in quel momento, per questo è adatto per chi vuole avvicinarsi a questo sistema operativo.”

Prima si prova Kubuntu, uguale a Windows parrebbe, stessa idea di usabilità alla base del programma, una coscienza ordinata e lineare, veloce e silenzioso. E poi Ubuntu, che significa “Umanità agli altri”. Enrico presenta “GNU” a Liberalcafé; chi è lui? “Lui è GNU, che significa GNU’s Not Unix, simbolo di un progetto lanciato nel 1983, da Richard M. Stallman fondato sulla creazione di software completamente liberi simili a Unix, ma GNU.” E a questo punto i supporter sono diventati due: il Pinguino storico di Linux e lo GNU per GNU’s not Unix. Per GNU lavora la FSF Free Software Foundation, che si occupa di curare gli interessi e gli aspetti legali del progetto; attualmente il lavoro si svolge prevalentemente con un sistema GNU/Linux.

Spesso si preferisce il software tradizionale per una questione di compatibilità, questo problema di programmi esiste ancora? “In alcuni casi è Microsoft che produce programmi che non sono compatibili tra loro, il software libero riesce ad essere importato su questo sistema, come anche i programmi Microsoft che si usano nei sistema not-free.” Spiega Sester che nella maggior parte dei casi si sceglie per uniformità il programma tradizionale, ma che sempre di più nella Pubblica Amministrazione e nelle scuole si tende a scoprire il valore del Software Libero, per cui vengono svolti regolarmente incontri formativi con chi deve usare i programmi sul posto di lavoro.

A questo punto per alcune note tecniche sorge una domanda: ma un programma Free potrebbe essere pericoloso per alcune problematiche? Ad esempio per la privacy, sicurezza del sistema, protezione dei dati? “Molto più sicuro del tradizionale, si è passati dalla mentalità che la Security is Trough Obscurity, che portava a blindare programmi e sistemi per la protezione del proprio elaborato, alla mentalità attuale per cui la condivisione crea la sicurezza del sistema” ci tiene a spiegarlo bene Roberto Resoli, analista informatico, che racconta la storia dello sviluppo del free software a partire dal pensiero di Auguste del Kerckof, come non ci siano possibilità di tenere nascosti virus, funzionalità malevole, spyware nel sistema, perché il libero codice consente di verificare la correttezza e il funzionamento. Che ne pensi di Wikipedia? “Molto più aggiornata e corretta che non altri sistemi di lingua on line, sempre sotto gli occhi di tutti”. LinuxTrent, spiegano, è convinta che sia importante continuare a lottare per la libertà di pubblicare on line in siti internet blog, ne parliamo con una certa cognizione di causa, convinti che non si può blindare la rete per paura della sua grande forza.

Sistemi operativi, hardware, ma lo consiglieresti il Free Software per una banca ad esmepio? “La maggior parte degli istituti di credito ha scelto di cambiare – spiega Resoli – le banche hanno cominciato a provare sistemi GNU/Linux e componenti free per il trattamento dei dati, personalmente pernso che sia molto più sicuro.” Una risorsa non da poco, quella della applicabilità per sistemi sicuri che possono rimanere tali nel tempo, fra trent’ann’ un free software sarà sicuramente compatibile con i nuovi programmi, e invece .. chi riesce più a leggere i primi file archiviati nei vecchi pc degli anni ottanta con le nuove macchine?

Per saperne di più Associazione LinuxTrent

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