“Ostalgie” e “Legacy of Hoxha”: videogame sulla fine della Guerra Fredda

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E’ il 1989, la Guerra Fredda sta volgendo al termine, ma i leader comunisti dell’Est europeo sono ancora saldamente al potere.
Nella Repubblica Popolare Tedesca resiste l’anti-revisionista Erich Honecker; in Romania il “genio dei Carpazi” Nicolae Ceausescu; in Bulgaria il conservatore Todor Zivkov; in Polonia il Generale Jaruzelsky, sotto la pressione del movimento Solidarnosc, ha dovuto iniziare alcune riforme, così come ha fatto Karoly Grosz in Ungheria e, in parte, il Primo Segretario del Partito Comunista Cecoslovacco Gustav Husak. In Albania, diversamente, il Presidente Ramiz Alia, succeduto allo stalinista Enver Hoxha, mantiene saldi i principi socialisti non revisionisti, salvo introdurre alcune riforme relative al decentramento economico e agli incentivi ai lavoratori.
L’incontro estivo fra il Cancelliere tedesco Helmut Kohl ed il Segretario del Partito Comunista dell’Unione Sovietica, il riformatore Michail Gorbaciov, sembrano ad ogni modo accelerare la caduta ad Est del comunismo ma…ora tocca a te decidere se cambiare la Storia oppure confermarla !
Come ?
Attraverso “Ostalgie: The Berlin Wall”, un interessante ed intelligente videogame storico, strategico e geopolitico sviluppato dalla software house indipendente russa Kremlingames (www.kremlingames.com), già celebre per aver riattualizzato, lo scorso anno, l’ottimo videogame geopolitico “Crisis in the Kremlin”, degno di nota per l’originalità, la cura degli sviluppatori nella risoluzione dei bug del gioco e per il basso prezzo di vendita.
In “Ostalgie: The Berlin Wall” sarà possibile interpretare il ruolo del Capo di Stato (e quindi Segretario del Partito Comunista) di Repubblica Democratica Tedesca, Romania, Bulgaria socialista e Polonia e prendere parte alle decisioni chiave per risollevare le sorti del Paese, tenendo sotto controllo innanzitutto vari fattori: mantenere l’unità del partito; aumentare il consenso popolare nei confronti del Leader; garantire un buon tenore di vita alla popolazione; evitare che la popolazione preferisca il blocco occidentale rispetto a quello orientale (oppure, viceversa, fare in modo che la popolazione preferisca le riforme di stampo capitalista), tenere sotto controllo il bilancio statale (incrementandolo e ripianando i debito contratti con l’estero), nonchè tenere sotto controllo il consenso dell’Unione Sovietica nei nostri confronti.
Tutto ciò sarà possibile, ad esempio, costruendo nuove industrie sul nostro terrotirio nazionale, oppure costruendo nuove statue di Lenin (che aumenteranno il rispetto nei confronti del nostro Leader), oppure sviluppando al meglio la scienza, il commercio con l’estero e l’economia (che potremmo decidere di riformare passando dal comunismo al capitalismo, oppure privatizzare gradualmente le nostre imprese e creare un sistema misto).
Attraverso vari e numerosi eventi storici realmente accaduti, che di volta in volta si presenteranno alla nostra attenzione attraverso apposite icone che compariranno sulla cartina geografica che troveremo nella schermata della Diplomazia, avremo inoltre la possibilità di prendere parte attiva alla Storia e decidere che cosa fare: sostenere ad esempio il governo comunista in Vietnam, oppure prendere accordi con l’opposizione ? Avviare accordi commerciali con la Cina, oppure declinare l’offerta ? Sostenere Milosevic durante la guerra in Jugoslavia (o Saddam Hussein in Iraq), oppure occuparci unicamente degli affari interni del nostro Paese ? Seguire la via riformatrice di Gorbaciov in URSS, oppure abbandonare via via l’Unione Sovietica e costruire noi stessi una nuova via al socialismo, che possa essere punto di riferimento anche per altri Paesi da includere nella nostra nuova alleanza economica, militare e strategica ? Si tenga conto che ogni nostra singola decisione influirà pesantemente sul futuro del nostro Paese ed anche sugli equilibri interni al Partito, oltre che sull’umore della popolazione e così via.
Se prenderemo decisioni non gradite a gran parte dell’apparato del Partito, ad esempio, la partita potrebbe avere termine in quanto saremmo cacciati dal Politburo. Se prenderemo decisioni non gradite a gran parte della popolazione, quest’ultima potrebbe ribellarsi e spodestarci attraverso una rivoluzione. A seconda poi se prenderemo decisioni gradite o non gradite ad altri Paesi, questi potrebbero decidere o meno di avviare rapporti commerciali e strategici con il nostro Paese oppure declinarli o revocarli.
Il gioco inizia il primo gennaio 1989 e l’obiettivo è, dunque, rimanere al potere il più a lungo possibile (sino almeno al dicembre 1991). In tale lasso di tempo potremo decidere di mantenere la linea dura e quindi non concedere nessun tipo di riforma, oppure riformare lo Stato, facendolo diventare socialista democratico oppure liberale. E’ inoltre possibile decidere se concedere elezioni democratiche (spesso su pressione di Gorbaciov, il quale tenterà in tutti i modi di convincerci ad introdurre la Perestrojka anche nel nostro Paese) oppure non concederle. Nel caso in cui introducessimo nell’ordinamento del Paese le elezioni democratiche, il nostro Partito, per poter continuare a governare, dovrà ottenere la maggioranza assoluta e per fare ciò…o avremo il consenso della maggioranza della popolazione oppure…avremo la possibilità di influenzare il risultato attraverso brogli o pressioni (ma anche in questo caso potremmo pagarne le conseguenze). In caso di sconfitta alle elezioni ci sarà, ovviamente, un cambio di governo e potremmo tentare di avviare un dialogo con i partiti vincitori (centristi, socialdemocratici, liberali ecc…) e ottenere un governo di coalizione, oppure rischiamo di perdere la partita.
Altro aspetto interessante del gioco è la possibilità, per il vostro Leader, di nominare alcuni ministri (cascuno con specifiche caratteristiche, che vanno dalla linea dura a quella riformatrice sino all”apertura totale verso le riforme liberali) e finanche la possibilità per il Leader di parlare alla Nazione, decidendo quale argomento trattare fra quelli proposti.
Nei giorni scorsi Kremlingames ha reso disponibile, inoltre, un nuovo contenuto scaricabile da poter acquistare unitamente al gioco, dal titolo “Ostalgie: Legacy of Hoxah”, che permette al giocatore di sbloccare gli ultimi tre Paesi disponibili del blocco dell’Est, ovvero Ungheria, Cecoslovacchia e Albania, interpretando così i relaviti Segretari del Partito e Capi di Stato. Per quanto concerne Ungheria e Cecoslovacchia, si noterà che questi due sono per molti versi già avviati verso le riforme di stampo liberale (in particolare l’Ungheria) e il giocatore potrà decidere se accelerare tale processo, oppure rallentarlo e fare in modo che tali Paesi resistano al crollo dell’ideologia comunista e tornino a far svettare la bandiera e gli ideali con la falce ed il martello.
“Ostalgie: Legacy of Hoxah”, come si evince dal titolo, è incentrato in particolare sull’Albania, Paese molto interessante da giocare, in quanto è l’unico a non far parte del blocco politico-militare legato all’URSS, né è legato all’alleanza economica chiamata COMECON. L’Albania è infatti commercialmente legata in particolare alla Cina e, come nella realtà storica, è un Paese socialista non revisionista e assai poco aperto alle riforme liberali. Interpretando il ruolo del successore di Hoxah, ovvero Ramiz Alia, il giocatore dovrà mantenersi saldo al governo e condurre il Paese sulla soglia e oltre gli Anni ’90, oppure, a suo rischio e pericolo, si fa per dire, condurre riforme che potreranno in Paese verso il capitalismo.
“Ostalgie: The Berlin Wall” è sicuramente un gioco originale e tutt’altro che banale. Semplice da apprendere, per quanto al momento sia disponibile solo in lingua inglese e russa Avendolo testato personalmente in lingua inglese e avendo una conoscenza pressochè base della lingua stessa, debbo dire che è comunque giocabilissimo e godibilissimo.
Il gioco presenta per i neofiti un tutorial abbastanza semplice, ma efficace vista comunque la semplicità di apprendimento.
La grafica è semplice, ma piacevole e comprende diverse sezioni. Le principali sono: la sezione Diplomazia che consta di una cartina geografica che raffigura Europa occidentale ed orientale (più ovviamente l’Unione Sovietica), l’Africa e l’Asia, colorata a seconda del tipo di governo, di alleanza economica e militare. Clikkando su ogni singolo Paese avremo inoltre la possibilità di intraprendere alcune azioni diplomatiche, commerciali, di supporto ecc…; la sezione Politica che presenta le foto del nostro Leader e dei suoi ministri, oltre che la composizione del Parlamento e la linea politico-economica che stiamo seguendo; la sezione Economia presenta invece la possibilità di costruire industrie, quartier generale delle spie, statue di Lenin, canali televisivi ecc…; la sezione Scienza ci darà la possibilità di sviluppare le scienze.
Il gioco non richiede, peraltro, grandi requisiti tecnici per poter essere giocato e non occuperà molto spazio sull’hard disk del vostro computer (2 gb di ram e 1 gb di spazio), oltre ad essere venduto ad un prezzo poco più che simbolico.
Concludendo direi che “Ostalgie: The Berlin Wall” è un gioco che consiglio a tutti gli appassionati di Storia in primis, oltre che a tutti gli appassionati di videogame geopolitici e strategici diversi da quelli sin ora prodotti e sono sicuro che non ne rimarranno affatto delusi.
Chi dispone già del gioco base può invece decidere di acquistare, scaricandolo, anche “Legacy of Hoxah” al seguente link: https://store.steampowered.com/app/950760/Ostalgie_Legacy_of_Hoxha/
Kremlingames, nel frattempo, sta già lavorando a un nuovo gioco del settore, che dovrebbe uscire probabilmente nei prossimi mesi: “China: Mao’s legacy”, ove il giocatore avrà la possibilità di guidare la Cina comunista del 1976 in poi.
Luca Bagatin

 

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Nato a Roma nel 1979, è blogger dal 2004 (www.amoreeliberta.blogspot.it). Dal 2000 collabora e ha collaborato con diverse riviste di cultura risorgimentale, esoterica e socialista, oltre che con numerose testate giornalistiche nazionali, fra le quali L'Opinione delle Libertà, La Voce Repubblicana, L'Ideologia Socialista, La Giustizia, Critica Sociale, Olnews, Electomagazine, Nuovo Giornale Nazionale, Liberalcafé. Suoi articoli sono e sono stati tradotti e apprezzati in Francia, Belgio, Serbia e Brasile. Ha pubblicato i saggi "Universo Massonico" (2012); "Ritratti di Donna (2014); "Amore e Libertà - Manifesto per la Civiltà dell'Amore" (2019); "L'Altra Russia di Eduard Limonov - I giovani proletari del nazionalbolscevismo" (2022) e "Ritratti del Socialismo" (2023)

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