Le politiche naziste di cameron ed Hollande

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Pensano di costrastare un fenomeno che hanno creato loro.

E vogliono contrastarlo con misure barbariche, naziste. A Calais, a Ventimiglia….
Stiamo parlando delle ex grandi potenze colonialiste, Francia e Gran Bretagna, peraltro grandi esportatrici di armi nel mondo assieme anche al nostro Paese e non solo.
Paesi che hanno bombardato impunemente Stati sovrani quali la Libia, regalandoci così i criminali di Daesh, l’Isis, peraltro amico dei loro amici imperialisti statunitensi.
Paesi che oggi vogliono contrastare l’immigrazionismo, avendo però per secoli e decenni sfruttato la manodopera a basso costo e le risorse naturali del Nord Africa, dell’America Latina e non solo.
La stessa barbara uccisione del leone Cecil in Zimbabwe e di altre specie protette non è che la metafora di un Occidente barbarico, edonista, opulento e pseudo-democratico che depreda un Terzo Mondo i cui usi e costumi vogliono essere legittimamente diversi e che necessita solo di pace e prosperità e non già di sradicamento, deportazione finanche in nome di presunti “diritti umani” da esportare, di “democrazia” elettiva che non funziona nemmeno da noi.
E così Cameron e Hollande si trasformano in nuovi Hitler, ponendo steccati come fa la fascista Francia di Hollande che, anziché chiedere scusa – coprendosi il capo di cenere – ai popoli del Nord Africa e Terzo Mondo e aiutandoli ad uscire dalla deportazione, dallo sradicamento, dalla fame e dall’analfabetismo, li discrimina, li vuole fuori, pone steccati e aiuta quella Gran Bretagna che per secoli ha fatto strage di vite umane in nome di una Corona che non si è dimostrata diversa dall’Olocausto nazista e dalle barbarie sovietiche, specie se contiamo i numeri delle vite umane trucidate e calpestate nei secoli.
Occorre una visione diversa del pianeta e dell’Europa. Una visione che globalizzi i sentimenti umani e non già gli interessi dei Governi, degli Stati, delle imprese, del sistema bancario e dei ricchi.
Occorre chiedere scusa a chi ha subito i danni del colonialismo e del capitalismo, ai quali non solo va condonato ogni debito, ma non vanno più vendute armi e vanno anche offerte – a titolo gratuito e di risarcimento danni – risorse affinché questi si emancipino attraverso sistemi che riterranno loro e solo loro più consoni alla loro cultura e mentalità.
Pura utopia, allo stato dei fatti, lo sappiamo. Ma l’unica alternativa alle barbarie moderne prodotte proprio dalla nostra sedicente “civiltà”.
Luca Bagatin
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Nato a Roma nel 1979, è blogger dal 2004 (www.amoreeliberta.blogspot.it). Dal 2000 collabora e ha collaborato con diverse riviste di cultura risorgimentale, esoterica e socialista, oltre che con numerose testate giornalistiche nazionali, fra le quali L'Opinione delle Libertà, La Voce Repubblicana, L'Ideologia Socialista, La Giustizia, Critica Sociale, Olnews, Electomagazine, Nuovo Giornale Nazionale, Liberalcafé. Suoi articoli sono e sono stati tradotti e apprezzati in Francia, Belgio, Serbia e Brasile. Ha pubblicato i saggi "Universo Massonico" (2012); "Ritratti di Donna (2014); "Amore e Libertà - Manifesto per la Civiltà dell'Amore" (2019); "L'Altra Russia di Eduard Limonov - I giovani proletari del nazionalbolscevismo" (2022) e "Ritratti del Socialismo" (2023)

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