UKIP – Partito della Indipendenza del Regno Unito

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Nelle elezioni europee 2014 UKIP – Partito dell’Indipendenza del Regno Unito ha ottenuto il 26.77% (+10% sul dato delle Europee 2009), con circa 4milioni376mila voti, che hanno portato all’assegnazione di 24 seggi (+11) al Parlamento Europeo. Ha votato il 36% degli elettori (la media nella Unione Europea è stata 43.09%) e la ripartizione dei 73 seggi attribuiti nel Regno Unito è avvenuta con il sistema proporzionale in Gran Bretagna (Inghilterra, Galles e Scozia) e con il sistema uninominale a voto alternativo in Irlanda del Nord. UKIP è stato il partito più votato in Gran Bretagna, seguito dai Laburisti al 24.74% e 20 seggi (+11), Conservatori 23.31% e 19 seg., GPEW – Partito Verde di Inghilterra e Galles 7.67% e 3 seg., SNP – Partito Nazionale Scozzese 2.40% e 2 seggi, Liberal-Democratici 6.69% e 1 seg.; ottengono un seggio anche PL-PW – Plaid Cymru – il Partito del Galles, SF – Sinn Féin, DUP – Partito Unionista Democratico, UUP – Partito Unionista dell’Ulster. Dei seggi attribuiti a UKIP, uno è stato ottenuto in Galles e uno in Scozia, dove il 18 settembre prossimo è programma il referendum sulla indipendenza dal Regno Unito.

Nel Parlamento Europeo 2009-2014 UKIP ha aderito al gruppo EFD – Europa di Libertà e Democrazia, formato, all’inizio della legislatura, dalla convergenza di partiti prima nel gruppo Unione per una Europa di Nazioni e in quello di Indipendenza / Democrazia. Il Partito Laburista ha aderito a S&D – Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici; il Partito Conservatore e il Partito Unionista dell’Ulster al gruppo ECR – Conservatori e Riformisti Europei; il Partito Verde di Inghilterra e Galles, il Partito Nazionale Scozzese, Plaid Cymru – il Partito del Galles al gruppo Greens-EFA – I Verdi / Alleanza libera Europea; i Liberal-Democratici all’ALDE – Alleanza di Liberali e Democratici per l’Europa; Sinn Féin a GUE-NGL – Sinistra Unita Europea – Sinistra Verde Nordica; il Partito Unionista Democratico a NI- Non Inscritti.

Il dato elettorale europeo di UKIP, con la leadership di Nigel Farage (co-presidente del gruppo parlamentare europeo EFD) è stato superiore alle previsioni, dato che il partito prospettava di ottenere 20 seggi. Per la prima volta da oltre 100 anni una elezione in cui sono chiamati al voto gli elettori di tutta la Gran Bretagna non ha in testa nelle preferenze nè i Conservatori nè i Laburisti: il precedente risale alle Legislative del 1906 quando il primo partito fu quello dei Liberali.

In tutte le nove circoscrizioni elettorali in Inghilterra, UKIP ha aumentato i propri voti in confronto alle Europee 2009. E’ stato il partito più votato in 6 collegi: East Midlands 32.9% (+16.45%), West Midlands 31.5% (+10.2%); East of England 34.5% (+14.9%); South East England 32.14% (+13.29%); South West England 32.29% (+10.2%); Yorkshire and the Humber 31.1% (+13.7%). Ha raggiunto il secondo posto, dopo i Laburisti, in: North East England 29.2% (+13.8%); North West England 27.5% (+11.7%). Al terzo posto a Londra con il 16.87 (+6.1%), dopo Laburisti e Conservatori. UKIP ha incrementato i consensi anche in Scozia con il 10.5% (+5.2%), quarto partito dopo SNP, Laburisti, Conservatori, e in Galles, dove ha raggiunto il secondo posto con il 27.55% (+14.8%), con meno di 5mila voti di differenza sui circa 206mila ottenuti dai Laburisti al primo posto. In Irlanda del Nord, considerando soltanto il primo voto di preferenza, UKIP ha ottenuto il 3.9%.

Lo sviluppo elettorale di UKIP, in riferimento alle elezioni Europee, è stato caratterizzato da un costante aumento di voti e seggi, e laddove in una occasione non di voti (nel 2009), comunque di seggi. UKIP si presentò per la prima volta alle Europee nel 1994, le prime dopo la ratifica del Trattato di Maastricht (da cui la realizzazione della Unione Europea e dell’Euro, momento determinante per la fondazione del partito avvenuta nel 1993): ottenne circa 155 mila voti, pari all’1%, senza alcun seggio. Il primo incremento di rilievo nel 1999 quando raggiunse il 6.7%, pari a circa 696mila voti, con l’attribuzione di 3 seggi: in quella occasione per numero di voti superò i Verdi, SNP e Plaid Cymru – Partito del Galles. Ancora più consistente l’incremento nelle consultazioni europee 2004, quando totalizzò circa 2milioni650mila, pari al 16.1%, con 12 seggi: UKIP superò i Liberal-Democratici e diventò il terzo partito britannico. Nel 2009 ottenne circa 2milioni498mila voti, equivalenti al 16.6%, aumentando a 13 il numero di seggi, superando i Laburisti e diventando il secondo partito in Gran Bretagna.

Il risultato delle Europee 2014 è stato preceduto da quello delle elezioni amministrative in Inghilterra, in cui si attribuivano 4mila seggi locali in 161 enti locali, e in Irlanda del Nord. Si è votato lo stesso giorno, il 22 maggio, per Europee e Amministrative, ma il conteggio dei voti per le prime è iniziato la sera del 25 maggio, alla chiusura delle urne in tutti gli stati della UE in cui è votato. Gia alle Amministrative si era delineata la vittoria di UKIP, il rafforzamento dei Laburisti e la rilevante perdita di consensi per Liberal-Democratici e Conservatori.

Il quadro politico-elettorale nel Regno Unito dopo le Europee ha determinato l’elaborazione degli eventuali effetti in prospettiva delle elezioni legislative per composizione della Camera dei Comuni (650 seggi) previste nel maggio 2015. Una rilevazione, realizzata dopo le Europee 2014 da ComRes, ha indicato che l’86% di coloro che hanno votato per UKIP sono orientati a confermare la stessa preferenza nelle prossime Legislative. In particolare, il 37% afferma la certezza di votare ancora UKIP; il 49% ritiene probabile la stessa scelta. Il 14% degli intervistati invece probabilmente voterebbe in altro modo. La rilevazione indica inoltre che alle Europee 2014 verso UKIP sono confluiti il 46% degli elettori che nelle Legislative 2010 ha votato per i Conservatori, il 16% di coloro che avevano scelto i Liberal-Democratici e il 15% di ex elettori dei Laburisti. Una proiezione realizzata della BBC traslando il voto amministrativo in legislativo nazionale ha stabilito che al primo posto vi sarebbero i Laburisti con il il 31%, al secondo posto i Conservatori 29%, al terzo UKIP con il 17%, a seguire Liberal-Democratici 13% e altre formazioni complessivamente al 10%.

E’ da sottolineare che le elezioni per la Camera dei Comuni si svolgono con il sistema maggioritario uninominale a turno unico, di conseguenza per UKIP sarà determinante stabilire quali sono i collegi elettorali nei quali i suoi candidati possono ambire ad essere i più votati, in modo da ottenere i singoli seggi attribuiti. UKIP ha confermato l’aumento di consensi anche nelle elezioni suppleative per l’attribuzione del seggio di Newark (collegio elettorale nel Nottinghamshire), svolte il 5 giugno. Sebbene abbia prevalso il candidato dei Conservatori, il distacco con UKIP, il cui candidato è giunto al secondo posto, si è ridotto dagli oltre 16mila voti del 2010 a circa 7.400.

A fronte del dato elettorale europeo e amministrativo di UKIP, quello degli altri partiti ha determinato critiche e consapevolezza del nuovo contesto politico elettorale. Tra i Liberal-Democratici – al governo insieme ai Conservatori dal 2010 – il giorno dopo le Europee, oltre 340 aderenti, da 150 differenti federazioni locali, hanno firmato una petizione on-line per chiedere le dimissioni di Nick Clegg, il leader del partito. Sia i Conservatori, sia i Laburisti considerano UKIP il loro principale avversario. Tra i Laburisti, nonostante il risultato positivo, si ritiene che il leader Ed Miliband abbia sottovalutato UKIP, al punto che alcune roccaforti laburiste sono state conquiste dal partito di Nigel Farage. Sottolineando la differenza tra il contesto elettorale delle Europee (un voto con riferimenti molteplici, in parte sovranazionali) e quello delle Legislative britanniche (la scelta di coloro a cui affidare il governo per cinque anni) – il Primo ministro britannico David Cameron ha descritto Nigel Farage come un politico esperto che punta a indebolire il partito Conservatore e di conseguenza ha respinto l’idea di un patto con UKIP. D’altra parte, ha sottolineato, è la “disillusione profonda” in Gran Bretagna verso la Ue nella sua forma attuale, il motivo della vittoria di UKIP.

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Ninni Radicini è studioso e commentatore delle vicende politiche della Grecia contemporanea. Collabora con varie pubblicazioni fra cui il portale «Mondo Greco», il quindicinale «Orizzonti Nuovi», il periodico «Akhtamar» edito dalla Comunità Armena di Roma. È autore di Kritik, newsletter indipendente di arte, cinema, cultura e attualità. Ha pubblicato molti articoli sulla Grecia, concentrandosi soprattutto sullo studio dei risultati elettorali e sull’evoluzione dei partiti politici nel contesto nazionale ellenico.

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