Qualche vaffa in libertà, da Fiorito in su

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MATTEO DI STEFANO

Queste parole sono un insieme di riflessioni molto dure, che voglio dedicare a quelle persone che, come me, si dedicano quotidianamente alla politica, in maniera seria e onesta, e a tutti coloro che credono ancora in qualcosa di buono.

Faccio politica da quasi 10 anni. All’inizio era nata come semplice passione, semplice piacere nell’essere informato di quanto accadesse nel mio paese e nella mia città e nell’avere un mio pensiero su quanto vedevo e ascoltavo, il più possibile libero e disinteressato. Dopo qualche tempo decisi di cambiare il mio impegno: da semplice spettatore passivo, cercai di impegnarmi attivamente e mi avvicinai ad alcune realtà (associazioni e partiti) per poter fare esperienza e comprendere meglio dall’interno come funzionasse questo mondo, portando sempre nel cuore, nel mio piccolo, l’ambizione di poter cambiare ciò che vedevo non andasse per il verso giusto, o comunque, poter migliorare il migliorabile. La politica come arte: arte della mediazione e del dialogo tra interessi e posizioni divergenti; arte della costruzione del bene e argine del male. Lo spirito che mi spingeva e che mi spinge è antico e viene da lontano; viene da quelle epoche in cui fare politica era considerata cosa nobile, quando ci si metteva al servizio della nazione e del popolo che la rendeva tale. La propria ambizione era sempre seconda al valore più alto del bene comune, senza il quale qualsiasi successo personale sarebbe stato insufficiente a soddisfare pienamente un individuo; era seconda alle proprie idee, valori e convinzioni, che per nessuna ricchezza o potere al mondo si sarebbero potute tradire.

Oggi la politica ha perso quasi totalmente quello spirito, che sembra essersi irrimediabilmente sopito nelle coscienze dei governanti e dei politici, ma peggio ancora, nella coscienza e nel cuore del popolo italiano. E’ a loro che mi rivolgo, personalmente e generalmente: ai politici disonesti, affinché finiscano nel più basso dei gironi dell’inferno a pagare per quanto hanno fatto; agli elettori che hanno dato loro il proprio appoggio, troppo vili per non appecorarsi al potente di turno; agli “apolitici” (come si auto definiscono) che non si rendono conto che la loro inettitudine è prima alleata di questi malfattori; ai politici e alle persone oneste, che non smettano mai di crederci perché questa è una guerra che non si può perdere… Spero, sempre nel mio piccolo, di accendere un piccolo focolare di rivalsa in tutti voi.
Qualcuno dirà che questa è antipolitica; io dico che è lo sfogo di chi non ha molte occasioni per dire quello che pensa e quindi si leva qualche sassolino dalla scarpa…

Fanculo ai politici disonesti, quelli che scambiano i fondi dello stato per il proprio conto corrente, che scambiano gli scranni e le poltrone su cui siedono per uffici di collocamento o per strumenti di finanziamento gratuito ai propri amici.

Fanculo a Fiorito e quelli come lui, che si difende dicendo che anche altri rubavano insieme a lui; il fatto che ci siano altri maiali nel porcile non ti rende meno maiale di quello che sei. Dici che non sapevi fosse irregolare prendere i soldi così… Bé si chiama rubare e se non riesci a capire questo sei un idiota che è ancora peggio che esser ladro, visto che mi governi.

Fanculo ai quasi trentamila elettori che hanno scritto il nome Fiorito sulla scheda. Siete i mandanti di un corrotto e primi responsabili del suo comportamento. Siete i primi che vi lamentate di come vanno le cose, ma alla prima occasione vi mettete pure voi a chiedere il favore o il calcio in culo, rendendo potente chi non lo è.

Fanculo ai politici che credono che essere eletti significhi diventare prediletti del Padre Eterno, impunibili, invincibili, onnipotenti.

Fanculo ai politici che fanno politica per status, per farsi i fichi con gli amici, per mostrarsi ed esibirsi in tutta la loro potenza, per far vedere quanti potenti conoscono e salotti buoni frequentano; non frega nulla a nessuno di queste cose, e chi vi sorride e vi invidia è solo perché non ha spina dorsale a sufficienza per mandarvi a fanculo.

Fanculo agli amici dei politici per status, che credono di brillare di luce riflessa; siete ancora più patetici dei primi, godete di privilegi che non meritate, col quale vi fate i fichi a vostra volta, solo perchè incapaci di fare qualsiasi altra cosa.

Fanculo ai politici parassiti, quelli che con la politica si sono ingrassati, senza aver mai fatto nulla a favore della gente comune, nulla che non favorisse loro o i loro amici. Chiedetevi cosa avete fatto non per i vostri compari, ma per il popolo sovrano che vi paga lo stipendio.

Fanculo ai politici sciacalli. Non costruiscono il consenso sulle cose che fanno o sulle loro idee perché semplicemente non ne hanno… Preferiscono farsi belli dei fallimenti altrui. Solo dichiarazioni roboanti, sempre con i sondaggi in mano.

Fanculo ai partiti e ai loro dirigenti. Ogni volta che esce uno scandalo dite che non sapevate nulla… Se nemmeno sapete come vengono spesi i “vostri” (nostri) soldi, siete semplicemente inadeguati al ruolo.

Fanculo a Bossi, Bersani, Fini, Casini, Di Pietro e tutti gli altri. Sono quarant’anni che siete al potere. Quanto tempo vi servirà per capire che siete il volto del fallimento, che la vostra stagione è finita da un pezzo? Siete ormai incancreniti e non più capaci di produrre nulla. E’ da troppo tempo che siete confinati nell’isola dei sogni e vi siete dimenticati com’è il mondo reale.

Fanculo a Berlusconi, sceso in politica per mandare a fanculo quelli di cui sopra e i loro padri politici, ma ti sei fatto cambiare da loro e sei diventato come loro, tradendo quello spirito iniziale e tutti gli italiani che in esso credevano.

Fanculo ai sindacati, che parlano dei politici come se fossero la causa di tutti i mali. Non vi rendete conto che fate parte dello stesso sistema? Non avete mai fatto gli interessi ne dei lavoratori ne del paese, tutto ciò beccandovi anche voi la vostra fetta di soldoni e poltrone ogni anno.

Fanculo ai giornalisti servi, con i vostri taccuini, telecamere ed iphone a raccogliere dichiarazioni. Con le vostre penne poi non scrivete né quello che avete appuntato o registrato né quello che vi detta la vostra coscienza… Scrivete solo quello che vuole il potente a cui vi siete (alcuni letteralmente) appecorati. Vi appellate alla libertà di stampa; ma non siete stati liberi nemmeno un giorno della vostra inutile vita.

Fanculo agli elettori, che chiedono a gran voce le preferenze. Perché quando poi le avete (comune regione ecc.) non le usate? Lo fa solo il 3% degli elettori, per votare Fiorito, Piccolo e un sacco di altri banditi…. Sono favorevole alle preferenze, ma per eleggere politici, non briganti.

Fanculo ai non elettori. Dite che non votate perché tanto sono tutti uguali… Bé vi do una notizia: non sono tutti uguali. Siete voi che non sapete distinguere le persone e le cose. Informatevi e aprite un giornale che non sia il corriere dello sport una volta ogni tanto.

Fanculo ai politici onesti e le persone oneste; dovete alzare la testa e la voce se volete cambiare le cose. Non basta indignarsi, bisogna lottare sempre e non da soli. Date una mano a chi vi sembra valido ed aiutatelo come potete. Non lasciate soli gli onesti e non siate indulgenti con politici inetti, ladroni, ciarlatani e cialtroni.

Fanculo a me. Ho fatto alcuni degli errori scritti qui, e quindi il vaffanculo me lo becco pure io.

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