Una Scuola per Giuliano: Mostra fotografica dal Pakistan

0
1167

MARTINA CECCO

 

Sono passati 8 anni, qualcosa di più in realtà se andiamo a cercare le origini del lavoro fatto, da quando con un grandissimo entusiasmo Giuliano Gennaio annunciava a tutti i suoi amici e collaboratori della vita e del web che Liberalcafé era una realtà concreta, un magazine on line reale: egli fu tra i primi, potremmo dire pionieri, di un web che punta alla notizia e alla serietà, al lavoro sulla politica e sulla informazione, dove audio, video, post e socializzazione erano in primo piano in un progetto lungimirante e di grande spessore e grande cuore.
Solo pochi anni dopo, il 20 Aprile del 2008, a soli 29 anni, Giuliano ci lasciava improvvisamente, per un malore, lasciandoci in mano quell’entusiasmo che in un tratto è diventato lacrime e dolore. La potenza di un sentimento di riconoscenza e di stima, diventa allo stesso modo il suo imponente negativo, proprio quello che accade a una fotografia che rimane impressa nella pellicola, fin tanto che sia ancora da sviluppare.
Abbiamo cercato di fare il meglio e il possibile, secondo quanto fino ad allora avevamo potuto imparare da lui, per rendere quel triste negativo una fotografia splendente di quello che Giuliano avrebbe voluto realizzare e non ha fatto in tempo a fare: ci siamo seduti intorno a un tavolo e abbiamo messo insieme le nostre idee. E’ proprio così che siamo riusciti ad arrivare a rendere il Liberalcafé una Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma nel 2011. Dei tanti era questo il suo primo sogno, a cui se ne aggiungono altri, che forse non saremo mai in grado di realizzare.
Ma quel desiderio di fare qualcosa per il Pakistan, in una terra così importante dal punto di vista geo-politico internazionale, non poteva rimanere solo nei ricordi degli amici di Giuliano, doveva per forza di cose diventare una realtà, in cui il cuore donato con la generosità fosse il motore per un progetto di aiuto concreto e deciso ai bambini che non hanno la stessa nostra possibilità di studiare e di emanciparsi: noi scriviamo sui blog fin da quando abbiamo 12/13 anni e loro a partire dai 6 anni, nella migliore delle ipotesi finiscono per lavorare in fabbriche di mattoni e di componenti edilizi per sbarcare il lunario, senza prospettive per il futuro.
Così nel 2010 è partito il progetto di costruzione della scuola intitolata a Giuliano Gennaio, inaugurata nel 2011 con il primo corso di studi, dedicato ai bambini di età 5/14 anni che hanno deciso spontaneamente di partecipare al progetto scolastico, con la speranza di riuscire a superare il gap culturale che li vorrebbe mantenere nell’oblio. Inutile dire che ci sono solo dei plausi di merito da fare, sia per la collaborazione nella realizzazione, che nella determinazione dei partner locali nell’avvio di una scuola vera e propria, non è cosa da poco.
Per questo motivo e non certo per auto – celebrazione, che non appartiene ai membri della Associazione Liberalcafé, il 12 giugno, alla fine del primo anno scolastico in Pakistan, si è pensato di “sviluppare” quel negativo mostrandolo a tutti, con lo stesso entusiasmo che ci ha coinvolti fin dal lontano 2004, quando il Liberalcafé era un luogo per i giovani, che cominciavano a fare i primi passi verso l’Europa, tra mailing list, incontri e gruppi di lavoro spontanei. Dalla pellicola sono uscite così tante fotografie da farne una mostra, inaugurata nei locali della caffetteria Take@way in via Tripolitania 145 a Roma.
Una Scuola per Giuliano” è la mostra fotografica che contiene foto scattate dal 2009 a quest’anno nell’ultimo viaggio verso il Pakistan che ritraggono il villaggio di Pattoki, dove è stata edificata la scuola realizzata con l’impegno e la solidarietà in ricordo del fondatore di Liberalcafè Giuliano Gennaio. Mostra fortemente voluta dalla associazione, attualmente presieduta da Elisa Palmieri, e firmata dalla “fotocamera” del”imprenditore e critico d’arte Matteo Smolizza, ideatore del progetto.
La mostra si protrarrà per tre settimane, con altrettanti incontri per ciascun sabato fino alla sua chiusura prevista per il 30 giugno.
In mostra vi sono alcune delle fotografie scattate dai nostri reporter prima della realizzazione della scuola, che dipingono un Pakistan fiero e pieno di risorse non investite.
Nella seconda parte della mostra sono esposte invece le diverse fasi di approntamento della scuola, a partire dai primi segni di mura, fino alla assegnazione del nome della scuola, intitolata a Giuliano Gennaio. Nelle foto sono ritratti i realizzatori dell’opera, i due ingegneri che hanno curato il progetto e la squadra di lavoratori, tutti locali, che hanno edificato la scuola, infine gli insegnanti che seguono i ragazzi inseriti nel corso di studi.
Nell’ultima parte invece vi sono le foto scattate nel 2011 per il primo giorno di scuola con la consegna dei libri, delle cartelle e dei grembiuli ai bambini.
La scuola è aperta sia a maschi che femmine, come si vede anche dalle immagini riservata per la classe sociale considerata inferiore: gli itineranti. “Imparare a leggere e fare di conto può sembrare poco, ma è il primo passo verso la propria libertà”. La mostra è autofinanziata da Liberalcafè che intende con questa iniziativa far conoscere le sue attività associative e promuovere atti di liberalità a favore del Progetto “Una Scuola per Giuliano”.
E’ possibile acquistare le fotografie della Scuola in diversi formati e su diversi supporti, nonché il DVD dell’intero progetto e altri gadget, per sostenere il progetto, tutt’ora in corso, a Pattoki.
Orari d’apertura:
tutti i giorni dalle 10,30 alle 20,30
Domenica dalle 10,00 alle 13,00
Ingresso gratuito
Per saperne di più:
Per il progetto in corso visita:
SHARE
precedenteLa verità dell’Europa e l’idea di comunità
successivoEnfant gatée: lei non sa chi sa chi sono io!
Giornalista e blogger: scrivo per Donnissima il blog in rosa. Dirigo Secolo Trentino e Liberalcafé. Laureata in Filosofia presso l'Università degli Studi di Trento. Lavoro per un progetto sperimentale di AI che riguarda le lingue e il loro rapporto con i motori di ricerca e la SEO.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome