di Piero Sampiero
“Libero” ha pubblicato alcune dichiarazioni di uno “scienziato” ideologo, il quale, a proposito del caso Englaro, nell’affermare apoditticamente, ma senza adeguato riscontro probatorio,che solo un soggetto pensante, cosciente, può definirsi vivo, si richiama alla finta contrapposizione tra destra e sinistra.
Il problema però non è politico , ma di carattere squisitamente etico.
Dipende dalla nostra sensibilità e dalle decisioni conseguenti alla nostra visione della vita e del mondo.
Non saprei dire come deciderei. se fossi al posto di Beppino Englaro.
Bisogna soffrirle sulla propria pelle certe situazioni, per poter rispondere con onestà intellettuale.
Perciò mi astengo da qualsiasi giudizio e rispetto il dolore della famiglia.
Credo peraltro che la libertà di scelta individuale, a certe condizioni, non possa essere negata dallo stato.
Anche questa, legata magari al testamento biologico, è riconducile ad un irrinunciabile principio di libertà (e responsabilità) personale.
Ecco perché mi pare che lo schema di testamento biologico apparso su Fb sia condivisibile.
L’invadenza dello stato dovrebbe essere limitata a dettare regole di larga massima, senza voler minutamente disciplinare materie così delicate e cariche di pathos, nelle quali si rischia di compromettere un valore fondamentale come quello della dignità della persona.