La volpe a tre zampe è il film d’esordio di Sandro Dionisio come regista. Dionisio, già sceneggiatore, drammaturgo e regista teatrale, ha affiancato i migliori maestri del cinema italiano del cinema italiano, quali Francesco Rosi, Marco Risi, Giuseppe De Santis, Maurizio Scaparro, Nanni Loy e Mario Martone.
La storia, tratta dall’ omonimo romanzo di Francesco Costa, si svolge a Napoli nel 1956. E’ il periodo della ricostruzione in una città che più delle altre vive sospesa fra tracce di guerra e speranze di un futuro diverso; un anno più degli altri destinato ad essere ricordato.
Nel campo sfollati della periferia di Napoli il piccolo Vittorio (interpretato dal debuttante Alberto Nolano) si divide tra lo squallore della sua realtà e il sogno di una vita migliore oltre Oceano. Il suo rifugio, il luogo della fantasia e dei sogni, è la sala cinematografica dove i primi piani della splendida Susan Hayward si confondono con il profilo di Ruth (Miranda Otto), la dolce americana, confusa con Susan Hayward, sposata con un generale della Nato che per Vittorio diventa il legame con quel mondo dorato e il simbolo di una femminilità delicata ed elegante che lo seduce.
Non è un caso che Dionisio abbia voluto ricreare quell’atmosfera scegliendo gli attori per il suo film Alberto Nolano, che interpreta Vittorio, è del rione Sanità. Un quartiere difficile dove germogliano flebili speranze di riscatto. Accanto a lui voliti noti dello star sistem hollywoodiano come Tomas Arana (Il gladiatore, Body guard) e Miranda Otto (La guerra dei mondi, Il Signore degli Anelli) e la più celebre attrice tedesca del momento: Nadja Uhl (Orso d’oro alla Berlinale del 2000).
La sceneggiatura è firmata dallo stesso Sandro Dionisio insieme con Pierpaolo Palladino; il suono è di Emanuele Cecere e Daghi Rondanini, i costumi di Catia Dottori, la scenografia di Giancarlo Muselli, le musiche di Giuliano Taviani, il montaggio di Jacopo Quadri, la fotografia di Cesare Accetta. La volpe a tre zampe è prodotto da Angelo Curti, Francesca Cima, Nicola Giuliano per Teatri Uniti e da Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, Giovanni Stabilini per Cattleya.
Un film tra i più apprezzati ed applauditi al Giffoni Film Festival del 2003, dove era in concorso nella sezione Free to fly, e a cui in pubblico ha tributato “l’applauso più lungo della storia del festival” per dirla con le parole usate dal patron Claudio Gubitosi.
Ha ricevuto tre premi alla decima edizione del Vieste Film Festival ed è stato presentato con lusinghieri riscontri al Festival di Berlino del 2004, in festivals in Svizzera, Russia, Grecia, Svezia a New York nell’ambito del festival 41 parallelo,e all’Italian film festival di Los Angeles nel 2006, oltre che nella rassegna Bimbi belli, organizzata al cinema Sacher di Roma da Nanni Moretti. E’ stato visto da 40mila ragazzi nell’ambito dei Movie Days organizzati dal festival di Giffoni, venduto e trasmesso con buon esito da 4 televisioni straniere.
Ma in Italia questo film non ha avuto distribuzione, neanche nel mercato del home video, nonostante la RAI ne abbia acquistato i diritti di antenna non è stato mai trasmesso.
Sandro Dionisio e alcuni tra i maggiori esponenti del mondo del cinema italiano hanno scritto un appello (visibile sul sito www.volpeatrezampe.it) al Ministro dei Beni ed Attività Culturali Sandro Bondi e all’ Amministratore delegato Rai cinema Caterina D’Amico col quale richiedono “il rilancio dell’opera che ha già dimostrato di avere ottime possibilità di diffusione anche internazionale, perché non resti dimenticata negli archivi della Rai, ma se ne garantisca l’immediata diffusione nelle sale nazionali, anche a difesa del diritto dei contribuenti a garantire le opere finanziate col proprio contributo.”
Hanno firmato l’appello :il membro del Csm Vincenzo Siniscalchi, la poetessa Maria Luisa Spaziani, gli scrittori Diego De Silva, Silvio Perrella,Renata De Martino, e Francesco Costa, i registi Andrea De Rosa, nina Di Maio, Mario Martone e Pierpaolo Sepe, gli attori Piera Degli Esposti, Nello Mascia, Ernesto Mahieux, Pino Strabioli, Gaetano Amato, Iaia Forte, Tina Femiano, Enzo Salomone e gli psicologi Adele Nunziante Cesaro, Paolo Valerio, Raffaele Cascone e Raffaele Ponticelli, i musicisti Andrea Guerra e Giuliano Taviani, Maurizio Capone, Marco Francini.