Pubblicato a Stoccolma nel 1765, undici anni prima della Wealth of Nations di Adam Smith, Den Nationnale Winsten di Anders Chydenius scolpisce con esemplare agilità e chiarezza i principî base su cui si fonda la prosperità di un Paese.
Le sue proposte anticipano la visione del “sistema della libertà naturale” caro al grande scozzese. Per Chydenius, affinché un’economia possa fiorire è necessario non intralciare attraverso leggi e regolamenti lo spirito di intrapresa, occorre limitare al minimo l’ingerenza dello Stato, abbattere ogni barriera protezionistica, abolire privative, premi, privilegi, agevolazioni, incentivi poiché distorcono i mercati, generano favoritismi e si risolvono in un utilizzo antieconomico di risorse umane e finanziarie.
Chydenius insegna che è assurdo presumere che qualsivoglia governante possegga le conoscenze sufficienti per prevedere, programmare e quindi intervenire utilmente sul mercato, il quale invece è (per dirla con Hayek) la risultante inintenzionale delle preferenze e delle scelte intenzionali di un numero grandissimo di individui.
In questa fase di isteria antimercatista, alla familiare saggezza dei Cantillon, Gournay, Turgot, Quesnay, Smith, inaspettatamente si aggiunge una voce scandinava che ci induce a riflettere.
introduzione di francesco forte
pagine 84 euro 13,00 isbn 978-88-95481-46-3