Granata) della mostra “Heart of Gaza – Arte dei bambini dal Genocidio” – iniziativa del coordinamento Lodi per la Palestina. E in particolare sulla presenza, tra i relatori, di Mohammad Hannoun, fondatore dell’associazione benefica di solidarietà per la Palestina e presidente dell’Associazione dei palestinesi in Italia, destinatario di un foglio di via della questura di Milano per istigazione all’odio e alla violenza.
Come riferiscono fonti di stampa, l’architetto Hannoun, residente a Genova, è anche inserito nella blacklist del Dipartimento del Tesoro Usa con l’accusa di essere un finanziatore del terrorismo e di promuovere manifestazioni contro Israele. Due i rilievi di Maggi sull’evento, da un lato il sottotitolo “Arte dei bambini dal genocidio”, perché «sposa la teoria secondo la quale oggi in corso a Gaza c’è un genocidio, una definizione inaccettabile perché frutto di antisionismo e antisemitismo e il fatto che l’evento sia ospitato in biblioteca comunale assegna alla questione l’imprimatur del Comune».
«Gravissimo» poi la presenza di Hannoun secondo Maggi, perché «parliamo di una persona già oggetto di provvedimenti dall’autorità italiana, perché istigava alla violenza cieca, ideologica, antisemita: una persona che a Milano non può mettere più piede e che non solo viene a Lodi, ma è anche trai relatori dell’evento. Quindi o il Comune si disinteressa dell’iniziative che vengono svolte in sale pubbliche, e in questo AAA assessore Milanesi cercasi, o c’è una disattenzione sui contenuti o c’è complicità. Stiamo parlando del rischio reale e concreto che ci sia dell’antisemitismo nella nostra città».
Mutuato da Il Cittadino
