Trento: corteo sotto la pioggia con cittadini, sindacati, Arcigay, Autorità e tutto il resto contro le violenze di genere

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Nella notte tra il 14 e il 15 febbraio, un episodio di violenza ha colpito una poliziotta transgender, accendendo una fiamma di protesta a Trento. In risposta a questo avvenimento, Arcigay ha organizzato una manifestazione che ha visto la partecipazione di centinaia di persone per esprimere il proprio sostegno alla comunità LGBTQ+ e condannare ogni forma di violenza.

Il corteo è passato davanti al bar in cui si sono verificati i fatti, luogo che ora rappresenta un simbolo della lotta contro l’intolleranza. Shamar Droghetti, presidente di Arcigay del Trentino, ha parlato in piazza Duomo, sottolineando come questo episodio di violenza faccia parte di un trend preoccupante: «Quest’ultima violenza scuote negli animi perché si unisce con un filo nero all’escalation che sentiamo sulla nostra pelle». Ha ricordato eventi passati, come le bandiere bruciate e le aggressioni a coppie che si tengono per mano, evidenziando la difficoltà di vivere liberamente la propria identità.

Franco Ianeselli, il sindaco di Trento, ha anch’egli preso parola, affermando l’importanza di essere presenti in piazza: «Stare in piazza non significa sostituirci a quello che verrà discusso in un’aula di tribunale, ma dire che quei 22 punti di sutura ci sono». Ha messo in evidenza la gravità del tema della violenza nel paese, denunciando le parole e le azioni di figure pubbliche che promuovono comportamenti violenti.

Ianeselli ha anche sottolineato che «non c’è spazio per chi pratica la violenza come modalità di espressione verso le minoranze». È un messaggio forte e chiaro, rivolto non solo agli adulti, ma anche ai bambini, affinché crescano in un ambiente dove l’intolleranza non è tollerata.

La manifestazione è stata accompagnata da una presenza significativa di consiglieri provinciali e comunali, membri della giunta di Trento e rappresentanti dei sindacati, a testimoniare che la lotta contro la violenza e per i diritti delle minoranze è un impegno collettivo.

Questo evento ha dimostrato che Trento è pronta a unirsi contro ogni forma di odio e intolleranza, affermando con forza il diritto di tutti a vivere liberamente, senza paura di subire violenze o discriminazioni.

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