Ci sono momenti in cui la storia si fa carne e sangue, in cui le parole di uomini straordinari risuonano con forza nell’aria, riaccendendo il fuoco di ideali mai sopiti. La sera del 28 febbraio 2025, presso l’Ambasciata dello Stato Plurinazionale della Bolivia presso la Santa Sede, questo miracolo si è compiuto ancora una volta. La presentazione del libro “El legado de Simón Bolívar: El corazón rebelde de América Latina” non è stata solo un evento culturale, ma un tributo vibrante al Libertador, un grido di passione che ha attraversato il tempo e lo spazio, riunendo voci autorevoli e animi ardenti nel nome di un’America Latina unita e sovrana.
L’ambasciatrice della Bolivia presso la Santa Sede, S.E. Teresa Susana Subieta Serrano, ha aperto la serata con parole cariche di emozione, rievocando il sogno immortale di Bolívar e la sua visione di giustizia e unità, che ancora oggi illumina le sfide contemporanee del continente latinoamericano. Subito dopo, la proiezione di un video dedicato al Bicentenario della Bolivia ha trasportato i presenti in un viaggio nella memoria collettiva di un popolo che non ha mai smesso di lottare per la propria dignità e libertà.
La serata è stata arricchita dagli interventi di figure di spicco della diplomazia e della cultura, che hanno restituito con passione il valore universale del pensiero bolivariano. S.E. Franklin Mauricio Zeltzer Malpica, Ambasciatore della Repubblica Bolivariana del Venezuela presso la Santa Sede, e S.E. Marilyn Di Luca, Ambasciatrice della Repubblica Bolivariana del Venezuela presso la FAO, hanno evidenziato con forza il bisogno urgente di rafforzare la cooperazione latinoamericana e di mantenere viva l’eredità di Bolívar come faro per il presente e il futuro.
S.E. Sonia Brito Sandoval, ex ambasciatrice della Bolivia in Italia, ha offerto un’analisi profonda dell’impatto di Bolívar sulle politiche attuali, unendo passato e presente in un filo rosso ininterrotto che lega le aspirazioni di ieri alle lotte di oggi. Anche S.E. Teresa Susana Subieta Serrano ha ribadito con fervore la centralità di questi ideali nella costruzione di una società più giusta e solidale.
L’intervento dell’autrice dell’opera, Maddalena Celano, ha rappresentato il cuore pulsante della serata. Con una passione che ha attraversato ogni parola, la Celano ha restituito la grandezza di Bolívar nella sua essenza più autentica: non solo condottiero e stratega, ma pensatore e visionario, uomo di cultura e rivoluzionario dell’anima. Il suo ritratto del Libertador ha restituito l’immagine di un leader infaticabile, divorato dal desiderio di un continente emancipato e unito, un ideale che ancora oggi rappresenta un faro per chi lotta per la giustizia sociale e la sovranità dei popoli.
A dare ulteriore prestigio alla serata, il prezioso contributo di Mario Michelle Pascale, editore della Casa Editorial Pascale, che ha sottolineato l’importanza storica e culturale del libro, riconoscendolo come un’opera fondamentale per chiunque voglia comprendere a fondo le radici e il destino dell’America Latina.
E poi, la musica. Il gruppo Pujllay ha donato ai presenti un’esperienza emotiva senza pari. Le loro melodie hanno attraversato il tempo e lo spazio, trasformando la sala in un battito collettivo di passione e appartenenza. Le corde e i tamburi hanno risvegliato l’anima profonda di un continente, evocando il cuore ribelle di un popolo che non ha mai smesso di credere nei propri sogni.
A rendere la serata ancora più significativa, la presenza degli Ambasciatori presso la Santa Sede di Colombia, S.E. Jorge Mario Eastman Robledo; Messico, S.E. Alberto Medardo Barranco Chavarría; Honduras, S.E. Reniery Augusto Jiménez Dubón; e Haiti, S.E. Jean Jude Piquant. La loro partecipazione ha confermato l’importanza di eventi come questo nel rafforzare i legami di amicizia e cooperazione tra le nazioni latinoamericane.
S.E. Teresa Susana Subieta Serrano, con la sua straordinaria capacità organizzativa, è stata l’anima pulsante di questa serata indimenticabile, rendendo possibile un evento che rimarrà scolpito nella memoria di chi ha avuto il privilegio di parteciparvi. Come da tradizione, l’incontro si è concluso con un rinfresco boliviano preparato secondo l’autentica tradizione, un momento di convivialità e condivisione che ha suggellato il calore di questa straordinaria esperienza.
L’evento ha avuto anche il sapore di un addio carico di riconoscenza per S.E. Sonia Brito Sandoval, che ritorna in Bolivia dopo aver offerto il suo prezioso contributo diplomatico, riconosciuto con una prestigiosa onorificenza conferita dal Ministro degli Esteri Russo, Sergey Lavrov.
Naturalmente, non potevano mancare S.E. Mirta Granda Averhoff, Ambasciatrice di Cuba in Italia, e S.E. René Juan Mujica Cantelar, Ambasciatore di Cuba presso la Santa Sede, testimoni costanti della volontà di mantenere vivo il dialogo culturale e diplomatico tra i popoli latinoamericani.
La serata si è chiusa tra applausi e riflessioni, con la consapevolezza che il pensiero di non è un ricordo del passato, ma una fiamma ardente che ancora oggi illumina il cammino di chi crede nella libertà, nella dignità e nella giustizia sociale. Quella sera, a Roma, il suo spirito ha trovato nuova voce, tra le pagine di un libro e le note di una melodia eterna.