L’intenzione nello scrivere questo articolo, è di creare informazione. Non la solita informazione che si trova sui quotidiani o periodici, piuttosto che l’informazione televisiva.
Proporre un nuovo tipo di informazione che sia dedicata completamente all’essere umano, alla propria crescita interiore, la quale non esula dal considerare una vita di qualità anche dal punto di vista relazionale, di coppia ed economica/finanziaria.
Nel fare questo ho preso spunto da una frase di un noto Filosofo Indiano e Maestro spirituale vissuto tra il 1895 e il 1986, il quale non hai mai voluto appartenere ad una organizzazione, nazionalità o religione. Il suo nome è Jiddu Krishnamurti, da non confondere con Uppaluri Gopala Krishnamurti, anch’ egli filosofo indiano.
In questo senso, radicale trasformazione della mente, va inteso come un cambiamento di stato, la mente che si trasforma dei suoi contenuti appresi ed introiettati nel lungo addomesticamento ricevuto fin dalla nascita.
Inoltre rifacendomi alla frase, sottolineo che questa non è una teoria o ideologia di appartenenza a qualche religione o filosofia. Chi scrive è una persona come tutti, che ha fatto un percorso di studi universitari, per poi rifiutare tutto ciò e ha preso una direzione alternativa nella propria vita, dedicandosi allo studio e alla ricerca del potenziale umano.
Detto questo, l’auspicio nello scrivere questo articolo è quello di accentuare la sensibilizzazione verso un nuovo mondo fondato non sulle lobby di potere bancario, piuttosto che politico o religioso, e quindi dare uno spazio ampio all’immaginazione nel creare nuove possibilità per tutti noi, all’insegna dell’unione comunitaria per riappropriarsi del senso di appartenenza nel mondo ecologicamente (salvaguardia dell’ambiente e della relazione tra l’essere umano e l’ambiente stesso).
Può sembrare un progetto arduo, che alcuni definiscono idealista. Mentre invece nell’aprire lo sguardo verso l’altro (inteso anche come madre terra), si può constatare che tutto ciò è vita reale che sta accadendo fin da ora. Basta fare una ricerca su informazioni di qualità, per rendersi conto che molte persone nel mondo lavorano per tutto questo.
Intanto voglio soffermarmi sulla necessità del lavoro su di se, che ognuno di noi può iniziare nel proprio piccolo, attraverso un attenzione particolare alla natura in generale, ed in particolare alla propria natura di essere umano.
Volgere lo sguardo nel dedicarsi alla propria crescita come essere umano, significa come prima cosa rendersi consapevole dei propri meccanismi insiti, appresi nel corso degli anni sottoposti alla lunga e falsa educazione. Questo lo affermo in quanto il vero significato di educazione, etimologicamente il termine deriva dal verbo latino educĕre (cioè “tirar fuori” o “tirar fuori ciò che sta dentro”). Quindi educare una persona significherebbe facilitare il tirare fuori quello che ha dentro, mentre invece nella nostra cultura viene utilizzata al contrario. Si preferisce mettere dentro informazioni e in tal caso si perde il senso del significato del termine.
Da quando si nasce si è sottoposti ad un inesauribile processo di introiezione, il quale conduce ad una perdita del proprio senso interiore ed un affievolirsi di tutto il proprio potenziale. Un po’ come avviene per i prodotti ortofrutticoli. Invece di fare in modo che crescano secondo natura con l’aiuto di concime naturale, si preferisce introdurre pesticidi o altre sostanze chimiche, in modo di accelerare la crescita, a discapito del buon sapore e genuinità.
La rivoluzione che bisogna fare, se ci teniamo a sottrarci all’angoscia, frustrazioni e conflitti in cui siamo afferrati, è quindi rivolgersi verso il proprio interno e non focalizzare l’attenzione verso l’esterno. Qual è la differenza? Potresti chiedere. La risposta è che nel focalizzare l’attenzione solo verso l’esterno, si diventa preda di tutta una serie di manipolazioni di marketing aggressivo il quale intento non è certo la crescita delle persone. Si diventa vittime del sentirsi a posto solo quando si ha tutto ciò che viene indicato come “vita adeguata”: casa, lavoro, soldi, beni materiali, famiglia ed una ipotetica vita felice irraggiungibile, in quanto inventata da altri su canoni al di fuori della logica umana. La logica che è alla base di tale “vita adeguata”, è fondata sulla ricchezza di coloro che manipolano, che propongono beni o standard infruttuosi che non portano da nessuna parte. Anzi, si, mi correggo, portano da una parte. La totale perdita del valore umano e l’assoluto obnubilare la propria coscienza.
Non credo che tu voglia essere artefice e partecipe di questa castrazione interiore, che in molti già è avvenuta, almeno in parte, in quanto il senso interiore è qualcosa di cui potersi riappropriare attraverso un lavoro su di se.
L’articolo non può essere esaustivo, in quanto l’argomento è vasto, d’altra parte ho voluto mettere in evidenza qualcosa che è fattibile, magari con l’aiuto delle giuste informazioni e soprattutto con l’aiuto di un facilitatore, o meglio conoscitore delle dinamiche di questo spazio reale da condividere.
Quando c’è l’incontro con questo spazio condiviso, qualcosa inizia a cambiare, in quanto nella relazione avviene qualcosa, attraverso tutta una serie di informazioni e dinamiche esistenziali, si mette in atto il proprio senso interiore con il quale fare i conti, con il quale identificarsi. Meditazione, giochi di gruppo e l’ascolto attivo sono solo alcune delle risorse utilizzate nell’incontro nel relazionarsi. Per chi invece non ha possibilità di aderire a tale modalità, può intraprendere un percorso di sensibilizzazione attraverso letture, ascolto di audio ideati ad hoc.
Nel caso tu fossi interessato, puoi ascoltare una trasmissione radiofonica creata con tale intento, che va in onda ogni lunedì alle ore 21.00 sulla web radio la buona musica, dal titolo “Ascoltiamo e vivi adesso”.