Il caso K. è uno scritto singolarissimo, che venne pubblicato per la prima volta nel 1997 dall’Istituto di Cultura Koestler di Parigi, avendo meritato una delle cinque borse di studio messe in palio da quell’Istituto per onorare la memoria di Arthur Koestler, nel cinquantasettesimo anniversario dell’uscita di Darkness at Noon (Buio a Mezzogiorno).
L’Autore, in un’atmosfera surreale ed onirica, intrecciando il ricordo ossessivo di dolorose vicende personali del protagonista Joseph K. con la memoria di quelle del “reo confesso” Nikolaj Ivanovic Bukharin, alias ex-commissario Rubasciov (e di mille altre vittime delle purghe staliniane a cui si ispira il romanzo di Koestler), rende tutto l’orrore della macchina poliziesco-giudiziaria, quando essa riesce a strappare la confessione di colpe inesistenti, attraverso tortura fisica o solo psicologica.
Il lirismo a volte struggente della narrazione, densa di richiami letterari, storici e filosofici, non può distogliere da una inevitabile riflessione sugli inestricabili grovigli dell’animo umano e degli ingranaggi politici, sociali e giudiziari che esso stesso costruisce, ma anche sull’uso confessorio del carcere preventivo, ancora ampiamente e barbaramente praticato nel nostro Paese.
Antonio Baroni è nato a Parma. È stato direttore, responsabile di pagine culturali e critico letterario di quotidiani e periodici. Nel 1950, diciassettenne, con un racconto intitolato Il fiume, si classificò terzo al concorso letterario di «Milano-Sera» vinto da Malaparte con La pelle. Raccomandato da Togliatti, Baroni venne assunto come redattore capo all’«Eco del lavoro», settimanale della Federazione comunista di Parma. Successivamente fu chiamato alla «Gazzetta di Parma», come redattore culturale, e quindi succedette a Oreste Del Buono come critico letterario del settimanale «Candido», (pseudonimo Dedalus) sino alla chiusura del giornale.
L’ultimo suo lavoro è un saggio sul Manifesto del Partito Comunista, poi tradotto in Francia dal filosofo anarchico Michel Onfray, con prefazione di Jacques Attali. Recensendo un suo precedente libro, Guido Piovene scrisse su «La Stampa»: «Di Antonio Baroni si potrebbe dire quello che Bakunin scrisse di Marx: Pochi hanno letto tanto e con tanta intelligenza.»
Antonio Baroni, Il caso K., collana Oche del Campidoglio, pagg. 86, euro 12.00, ISBN 978-88-98094-22-6