a cura di BIANCA MARIA SEZZATINI
Piccola opera rock ispirata alle musiche di THE WALL, DIVISION BELL e ANIMALS dei Pink Floyd
scritto e diretto da
Angelo Longoni
con
soundEclipse
Stefano Cacace, vocals
Marco Zanni, guitars
Emanuele Puzzilli, drums
Emiliano Zanni, keys & synt
Andrea Agates, bass
ATTORI
ETTORE BASSI & ELEONORA IVONE
Un uomo in prigione, una donna che lo aspetta
Lei lo crede innocente, lo ama, lui si sente colpevole
La galera non è essere dentro… è avercela dentro
Una storia d’amore e di riscatto
Un muro non è sempre una cosa negativa… un muro può imprigionare, ma può anche difendere
Quanti sono i muri che ci separano dagli altri, che ci rinchiudono, che ci isolano impedendoci di essere visti e sentiti? E quanti sono i muri che abbiamo dentro, quelli che ci siamo creati e che rappresentano limiti e frontiere invalicabili?
La valenza che il muro porta con sé è non solo sinonimo di segregazione e sopraffazione, ma anche di sospensione di contatto con il mondo.
Sono stati molti nella storia della letteratura, della pittura, della fotografia, della musica e del cinema ad utilizzare questo simbolo. Il più famoso e più popolare è sicuramente “The Wall” l’undicesimo album della mitica band inglese dei Pink Floyd, un doppio concept album pubblicato nel 1979 al quale ha fatto seguito il film nel 1982.
La forza evocativa delle musiche e dei testi dei Pink Floyd, la loro valenza simbolica e universale, fa da base, oggi, ad una nuova ispirazione per una storia legata al presente e ai tempi che stiamo vivendo. A distanza di oltre trent’anni dall’uscita di “The Wall” i muri intorno alla gente del nuovo millennio sono aumentati e i loro effetti sono decisamente più evidenti.
Le canzoni del celebre gruppo britannico fanno da contenitore e da base per raccontare la vita di un uomo, di una donna e del loro amore messo a dura prova dall’arresto di lui: uno dei tanti incriminati dell’amministrazione pubblica italiana.
Sullo sfondo la corruzione alla quale ormai tutti siamo abituati, in primo piano una storia d’amore romantica, divertente, arrabbiata, piena di speranza, che ha bisogno, per sopravvivere, di abbattere tutti i muri con i quali ognuno di noi ha a che fare quotidianamente.
Il senso di colpa, lo scontro con la società, il perdono, il riscatto e l’accettazione verranno vissuti dagli attori in scene realistiche, mentre i testi dei Pink Floyd saranno invece elaborati e restituiti all’interno dello spettacolo in forma poetica.
Dopo aver allestito e debuttato il 18 gennaio al NUOVO COMPLESSO della CASA CIRCONDARIALE di REBIBBIA di Roma
Dopo aver avuto tutte le sere il tutto esaurito al
TEATRO LO SPAZIO dal 22 gennaio al 10 febbraio
con l’aggiunta di 2 repliche straordinarie
dopo aver riempito il 1 marzo con una serata esaltante la STAZIONE BIRRA
IL MURO è ora dal 23 al 28 aprile al
TEATRO GOLDEN di Roma
Via Taranto 36 – tel.+39.06. 70493826