Uno spettacolo che ha come filo conduttore la musica del cantautore Enzo Gragnaniello e della Napoli che lui rappresenta, vive e respira ogni giorno, quella città che non ha mai abbandonato e nel cui cuore pulsante, i Quartieri Spagnoli, continua orgogliosamente a vivere e creare.
Il cantautore napoletano riprende e amplifica la dimensione spirituale della sua musica, l’essere emozione primigenia, concepita ed eseguita per entrare in contatto con la sfera più intima dell’ascoltatore, un richiamo preciso a quella parte di anima che accende tutte le esistenze, la ricerca di un’etnia profonda, universale, lontanissima da ogni possibile forma di fraintendimento folkloristico o strumentale. Un richiamo ancestrale alla dignità di ogni essere uomo nel suo sentire autentico.
Una performance live, quella di Gragnaniello in cui la forma assoluta e radicale di una musica originaria, atavica e istintiva, scevra dall’angusto bozzettismo oleografico, si rivela al pubblico per ricondurlo alle sue radici più remote attraverso sonorità e ritmiche sincere e dirette.
L’atmosfera magica che riesce a creare miscelando la sua intensa e graffiante voce con una musica che spazia dalle antiche origini napoletane a quelle africane per arrivare ai più tipici suoni mediterranei con accenni di melodie più che suggestive. Nel concerto infatti sono previsti sia momenti di richiamo alla musica classica napoletana quali ad esempio “Passione” e “Scetate” che altri in cui l’autore interpreta i cuoi classici come “O’ mare e tu” (scritta per Andrea Bocelli), “Senza Voce” e “Cu’ mmè” (uno dei brani più famosi di Gragnaniello, è stato tradotto in otto lingue entrando nelle hit in Grecia e America Latina).