Dalla lezione di Giacometti, di Bacon e di altri grandi maestri dell’epoca negli anni ’60 e ’70 iniziò una ricerca figurativa, celebrata a suo tempo dalla grande mostra New Images of man allestita nel 1959 al Moma di New York, che si distinse per esiti molto diversi rispetto ai modi di un certo realismo d’ispirazione sociale, mescolando suggestioni di natura espressionista con linguaggi spesso in bilico fra informale e pop e che oggi confluisce nella mostra Da Bacon ai Beatles. Nuove Immagini in Europa negli anni del rock, presso La Permanente di Milano.
La mostra mira a rievocare l’atmosfera di allora attraverso un nucleo di 70 opere, fra sculture e dipinti, spesso di grandi dimensioni, prestate da collezioni pubbliche e private italiane e straniere, da ammirare – per l’occasione – armati di cuffie e con un sottofondo musicale accompagnato da suggestioni musicali mixate a commenti sulle opere esposte, in un viaggio compreso tra gli esordi di Elvis Presley, che nel 1954 registrava i suoi primi brani per la Sun Records, e l’uscita di Let it be, l’ultimo album dei Beatles, che si scioglievano nel 1970.
Il percorso della mostra analizza le ricerche degli autori, con un occhio di riguardo per la storia italiana, da Schifano ad Adami, da Rotella a Baj e Guerreschi, che spartirono con i maestri storici, fra cui Bacon, ma anche Dubuffet, Appel o Cesàr, un’analoga attenzione per la stratificazione ottica della realtà: strati di memorie che, nelle opere esposte, si sommano e sovrappongono, e in cui si accavallano – a volte con ritmo serrato – visioni, luoghi, oggetti e corpi.
Catalogo edito da Skira Editore