di CINEANGEL
Uscito il 27 gennaio e distribuito in 100 copie per “Il Giorno della Memoria”, Vento di Primavera è un film che avrebbe meritato maggiore visibilità e fortuna, invece finirà presto nell’oblio.
Sì, lo so cosa penserete, soprattutto chi ha vissuto quella giornata guardando nelle scuole film vecchissimi nella costrizione e nella confusione o vive nel mito di “Schindler’s List” o “La vita è bella”, ovvero che si tratta del solito film di riflessione e ricordo. Un pò di tutto, ma in un certo senso anche molto di più. Nella lugubre Parigi un medico (Jean Reno, forse più a suo agio nei ruoli noir) ed un’ infermiera (Melanie Laurent, una delle migliori attrici del momento) nel deserto delle idee e della compassione cercano inutilmente di salvare la vita di migliaia di bambini ebrei.
Questo film non parla di coraggio ma di codardia e non vedremo eroi ma un popolo che ci somiglia molto, soprattutto in questi giorni di scelta e di crisi.
La Vichy del film è un pugno nello stomaco, perché ci mostra una storia che molti non sanno ovvero la morte di 4000 bambini francesi per mano di un pseudo-governo francese, la superiorità stupida di simili contro altri simili, la superficialità di un popolo, la spaccatura di una nazione, l’impotenza di chi non era d’accordo, la megalomania dei governanti. Sullo sfondo, speranza, la splendida musica di Edith Piaf e la dimostrazione di come il cinema francese ami far riflettere piuttosto che far solo ridere…Ed è importante.
Valutazione: 3 angeli e mezzo