di CINEANGEL
Niente come l’ultimo film di Woody Allen dipinge la realtà così come va dipinta e forse più di Checco Zalone e Qualunquemente di Albanese, “Incontrerai l’uomo della tua vita” parla di noi, sebbene sia ambientato in Inghilterra che non è poi tanto diversa dall’Italia per vizi e smanie da impero. E così ecco improvvisamente falliti e puttane, donne represse e proprietari arricchiti, vecchi rimbambiti in cerca di grandi emozioni e vecchi rincitrulliti in cerca di grandi illusioni…Già perché “la verità non è bellezza” ed “un’illusione è a volte meglio di una medicina”.
Allen questa volta descrive tanti personaggi in cerca di un sogno che non realizzeranno mai perché non ci hanno mai creduto, non l’hanno mai meritato veramente ed alla fine la vera realtà si perde nei sogni o più semplicemente nei soldi, perché non c’è nessuno in questo film che non fa qualcosa per soldi, tranne forse la povera Helena (una grande Gemma Jones) che lei sì, insegue un sogno d’amore, di compagnia, genuino.
Come già era accaduto con “Match Point” e poi anche con “Basta che funzioni” è ancora una volta pessimista sull’uomo e la sua cattiveria e sugli scherzi della vita che alla fine ci umiliano e ci trasformano in pezzenti. Solo l’illusione potrà salvarci (ed infatti la vera protagonista del film compare solo in pochissime scene, ma è lei il motivo conduttore di questi destini incrociati).
E c’è chi lo ha capito molto bene e forse governa le sorti del mondo.
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