Enzo Ciconte: La mafia al Nord? Prospera con la complicità della società civile

“Bene ha fatto il ministro Cancellieri a sollevare il problema delle mafie al Nord, ma se vogliamo comprendere e combattere il fenomeno dobbiamo innanzitutto ammettere francamente che le mafie hanno trovato lì terreno fertile grazie soprattutto alla responsabilità di alcuni ceti sociali e delle classi dirigenti”

Così commenta Enzo Ciconte – il massimo esperto italiano di mafie e docente di Storia della criminalità organizzata a Roma Tre – in una nota rilasciata pochi minuti fa in esclusiva al nostro ufficio stampa, le dichiarazioni di oggi del Ministro Cancellieri.

“La mafia, e in special modo la ‘ndrangheta, non si sarebbe affermata senza la complicità degli industriali e dei politici del Nord. L’immagine diffusa del mafioso come uomo truce, capace di efferati delitti ha fatto sì che il fenomeno della mafia in giacca e cravatta passasse inosservato e potesse continuare a prosperare. Pian piano la ‘ndrangheta si è così infiltrata all’interno del tessuto produttivo sino a giungere al controllo militare del territorio. E ciò a dispetto della pretesa della Lega di garantire la sicurezza dei cittadini arginando il fenomeno dell’immigrazione ma trascurando al contempo quello ben più pericoloso della criminalità dei colletti bianchi”.

Proprio alla ‘ndrangheta al Nord, è dedicato il libro di Enzo Ciconte, ‘Ndrangheta padana edito da Rubbettino e disponibile sia in formato cartaceo che in ebook.

Omertà, pizzo, infiltrazioni mafiose nel mondo della politica e dell’impresa, summit mafiosi… parole e concetti che rimandano istintivamente al Sud. Eppure la mafia, e in particolar modo la ‘ndrangheta, non è un problema unicamente meridionale, non è affare che riguarda solo“i terun”. La ‘ndrangheta è l’unica organizzazione criminale ad avere due sedi, Reggio Calabria e Milano. La“Padania” è da decenni teatro di loschi affarie di intrecci ancor più sporchi e, nonostante se ne parli ormai da tempo, politici e amministratori locali, con lodevoli eccezioni, fingono di non vedere o negano spudoratamente l’evidenza. Gli ‘ndranghetisti hanno il controllo di una parte del territorio, hanno molti soldi e li prestano a usura, si sono impossessati di case, alberghi, bar, ristoranti, pizzerie, supermercati, imprese, sono presenti nei grandi appalti dell’Alta velocità e hanno lambito quelli dell’Expo. E’ la mafia dei colletti bianchi, degli uomini cerniera, degli insospettabili, degli uomini invisibili. L’autore getta finalmente luce su questa realtà finora sommersa, fa nomi e cognomi di politici, imprenditori, professionisti legati a doppio filo alla ‘ndrangheta e che pure continuano a occupare posti di prestigio e di potere in Lombardia e in tutto il Nord.

Enzo Ciconte è stato consulente presso la Commissione parlamentare antimafia. E’ docente di Storia della criminalità organizzata presso l’Università di Roma Tre. Ha dedicato numerosi volumi al fenomeno delle mafie, tra i quali per Rubbettino Ndrangheta, Storia criminale, Australian ‘ndrangheta, Osso Mastrosso e Carcagnosso e il recentissimo Storia illustrata di Cosa nostra.

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