La cantata di Michele Sciarra
di e con: Nazario Vasciarelli
Commento musicale: Matteo Marolla
Aiuto regia: Felice Valentino
Movimenti Coreografici: Ginevra Salvato
Durata: 60 minuti
Michele Sciarra, socialista figlio di anarchici, è un bambino che, abbandonato dal padre fuggito in America, cresce con la madre negli anni difficili del fascismo. La sua storia è una presa di coscienza progressiva che lo condurrà, alla fine del secondo conflitto mondiale, a organizzare sindacalmente i braccianti della sua terra per occupare quei latifondi che, rimasti incolti, erano il sogno di speranza di una classe sociale ridotta allo stremo.
La storia di Michele Sciarra sfuma nei contorni mitici di sindacalisti che hanno creato l’epica dei difensori dei lavoratori come Giuseppe Di Vittorio, Placido Rizzotto, Salvatore Carnevale e Carmine Cannelonga che, spinti da una personalità forte e da una autodisciplina straordinaria, cambiarono per sempre i rapporti tra bracciantato, grandi agrari e neonate istituzioni democratiche.
Lo spettacolo che ne nasce è una cantata perché raccontato in terza persona da un cantastorie, Nazario Vasciarelli, che riannoda i fili della memoria ricostruendo la quotidianità di un uomo del Sud immerso in superstizioni, pratiche magiche ripetute ipnoticamente come litanie, donne forti e volitive, amici fedeli e padroni arroganti e prevaricatori. Il lavoro nei campi, le prepotenze dei fascisti, l’iniziazione ai principi del socialismo di un vecchio fuochista, l’apostolato tra i braccianti rivivono attraverso la forza evocativa della parola, sottolineata dalla fisicità dell’attore che racconta la vicenda e dalla voce di Matteo Marolla che canta i brani del repertorio di Matteo Salvatore e scandisce i capitoli della vicenda.
Il finale, come in una tragedia antica, è un coro disperato che rievoca i lamenti delle donne della civiltà contadina. Esse, avvolte nelle vesti nere e spesse come pesanti sudari funebri, onoravano la storia umana e tragica di chi, morendo per un ideale, diventava figura mitica e simbolo di speranza.
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